Fiori bianchi, palloncini e tante lacrime per l’ultimo saluto al piccolo Epifanio. È lutto per il piccolo angelo che sale in cielo e che lascia tanto dolore. Il ragazzo è morto improvvisamente a seguito della febbre alta nelle prime ore di sabato scorso. La comunità di Aliminusa si è stretta intorno al dolore incolmabile della famiglia Riili. Una famiglia distrutta dal dolore. Un dolore composto quello mostrato da mamma Anna Maria e da papà Ignazio.
La parrocchia Sant’Anna gremita ha accolto la salma del tredicenne in silenzio, un silenzio assordante. La funzione, in memoria di Epifanio, è stata celebrata da monsignor Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù, che nell’omelia ha parlato di eternità e di valore della vita. «Si nasce e anche se si vive per un solo battito - ha detto - quell’istante è eterno. La vita eterna un dono meraviglioso. Un bambino dolce e che dispensava abbracci e sorrisi». Una comunità che ha abbracciato affettuosamente gli affetti più cari di Epifanio. Accanto alla famiglia, senza lasciare un attimo il campo, c’è stato il sindaco di Aliminusa, Michela Panzarella. «Epifanio era un ragazzo fantastico, amato da tutti coloro che lo conoscevano per la sua gentilezza, la sua allegria e il suo spirito generoso - dice . La sua prematura dipartita lascia un vuoto incommensurabile in tutti coloro i quali lo hanno conosciuto». Epifanio, dopo qualche giorno di febbre alta, è stato trasportato dalla famiglia all’ospedale dei Bambini, ma non c’era stato nulla da fare per salvarlo.
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