Prima l’irruzione e gli insulti, poi l’aggressione fisica con un pugno che ha provocato gravi lesioni ad un occhio del medico di turno del reparto di Neurochirurgia del Policlinico, intervenuto per difendere un giovane collega. Ancora violenza a Palermo, con l’ennesimo episodio preoccupante, ai danni del personale sanitario: i due responsabili del gesto sono stati denunciati anche se per un soffio le conseguenze di questo brutale raid non sono state ancora più pesanti. Questa volta il professionista ha riportato la frattura del pavimento dell’orbita oculare sinistra, in pratica ad essere stata compromessa è stata la parte del cranio che ospita l’occhio.
I fatti risalgono a giovedì scorso, 15 febbraio, quando al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera universitaria si è presentata una persona per un consulto neurologico. Lo ha eseguito uno specializzando. Il paziente, però, non sarebbe rimasto soddisfatto della visita, promettendo che sarebbe tornato assieme al fratello per dargli una lezione. Cosa che, in effetti, è poi accaduta, come ha segnalato, in una nota inviata ai vertici del Policlinico, il professore Giuseppe Brancatelli, responsabile dell’Istituto di Radiologia, che si trova nella stessa palazzina di Neurochirurgia: «Due individui – scrive il primario - si sono introdotti nella sezione di Radiologia attraverso lo scivolo che conduce al piano cantinato. Il personale presente li ha fermati, chiedendo il motivo della loro presenza. Tuttavia, anziché fornire spiegazioni adeguate, hanno risposto con atteggiamenti aggressivi e minacce. Successivamente si sono diretti al terzo piano, nel reparto di Neurochirurgia, dove hanno causato lesioni gravi ad un dirigente medico».
I due fratelli si erano procurati un estintore con il quale colpire lo specializzando: «Dov’è? Lo vogliamo ammazzare», hanno urlato al medico di turno che ha aperto la porta di Neurochirurgia. E quando quest’ultimo ha risposto di non saperlo, e di smetterla con questi atteggiamenti aggressivi, è partito il cazzotto all’occhio che ha tramortito il professionista, facendolo cadere a terra. In suo soccorso si sono precipitati gli infermieri e gli operatori sanitari che erano all’interno del padiglione, poi è stato chiamato un vigilantes che, per evitare altri problemi, si è chiuso in una stanza con il ferito. Nel frattempo, gli assalitori, che hanno continuato ad inveire contro i presenti, sono stati bloccati da altre guardie giurate private in servizio al Policlinico fino a quando non è arrivata una pattuglia dei carabinieri che li ha portati via per l’identificazione in caserma.
Il commissario straordinario del Policlinico, Maria Grazia Furnari, ha espresso «la piena vicinanza e la più sentita solidarietà al nostro neurochirurgo, vittima di una brutale e immotivata aggressione mentre svolgeva il proprio lavoro. Il peggio è stato evitato grazie al pronto intervento della nostra vigilanza. Siamo già al lavoro per predisporre un piano di rafforzamento della sicurezza per garantire l’incolumità di tutto il personale sanitario che deve poter svolgere il proprio lavoro in condizioni di assoluta serenità».
Non è la prima volta che un medico del Policlinico viene picchiato selvaggiamente: due anni fa toccò al gastroenterologo Salvatore Petta, attaccato da due energumeni dopo aver detto no all’ingresso in reparto di un parente oltre il consueto orario di visita. Il blitz punitivo costò per lui una lussazione alla spalla e una frattura all’omero con una prognosi di 40 giorni. Ma da anni i vari dirigenti del Policlinico che si sono succeduti hanno sempre messo in evidenza che non si riescono ad arginare le numerose incursioni e i furti che si verificano di frequente lungo i viali e all’interno dei reparti dell’azienda ospedaliera universitaria. Nell’ultimo anno la spesa per la sicurezza è stata di circa 900 mila euro: risorse che evidentemente non sono state sufficienti per scongiurare gli attacchi dei malintenzionati.
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