«Per Giovanni Barreca i gatti erano il diavolo, me lo scrisse in un messaggio ricevuto col telefonino. Io amo i gatti, a casa mia ne ho settanta. Avevo paura per i miei animali». Lo dice Pascale Ballof (nella foto), vicina di casa della famiglia che sarebbe stata sterminata nella villetta di Altavilla Milicia da Giovanni Barreca. La donna, di origini tedesche, che vive a Palermo, si è precipitata nella sua villetta ad Altavilla dopo avere appeso stamattina della tragedia.
«Giovanni Barreca mi sembrava diabolico, avevo paura di lui. Parlava del diavolo, una volta spense la luce di una madonnina che avevo nel mio giardino, perché diceva che esisteva solo Dio. Antonella Salamone mi raccontava che il marito la picchiava. Lei non stava bene qui, voleva tornare a Novara. Era una persona gentile. Pensavo magari che Antonella un giorno lasciasse il marito e non che facesse questa fine».
Quando la donna è arrivata ha trovato la porta della sua villetta forzata. «I carabinieri mi hanno detto che sono entrati in casa mia la scorsa notte perché sentivano dei lamenti, ma era la mia gatta in calore - racconta la donna - ho trovato dentro casa un disastro. Hanno rovistato persino nelle lettiere, quindici gatti sono scappati e non si trovano più. Hanno controllato pure dentro il freezer e si sono insospettiti perché hanno trovato un gatto congelato, è stato l’Istituto zooprofilattico di Palermo a chiedermelo per potere effettuare degli esami e gli ho spigato che posso dimostrarlo con i documenti».
La donna ha ha protestato per i danni subiti nella sua villetta. «Mi hanno detto che saranno riparati», aggiunge. Nel giardino della sua villetta la donna ha realizzato una piccola oasi per i gatti che vivono in piccole strutture. «Me ne prendo cura ogni giorno, sono amante di questi animali», conclude.
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