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Andrea Aghini rapinato e picchiato a casa, l'ex campione di rally è stato un protagonista della Targa Florio

L'aggressione è avvenuta nella sua villa in Toscana. Nel 1999 arrivando secondo nella gara siciliana conquistò il titolo di campione italiano

Disavventura nello scorso fine settimana per l’ex rallista della squadra Lancia Martini, Andrea Aghini, uno dei più seguiti negli anni '80 e '90, protagonista di tante edizioni della Targa Florio. Venerdì scorso, dopo le 21, mentre Aghini si stava spostando, attraverso il giardino, tra la casa di sua madre e quella sua che sono adiacenti, in Toscana, è stato rapinato. Secondo la ricostruzione, quattro uomini coperti da passamontagna, lo hanno circondato e immobilizzato cercando di soffocarlo con uno straccio e colpendolo a calci e pugni.

«Ho reagito d’istinto, mi divincolavo, ma mi hanno preso di peso e portato in casa. Non ho avuto paura. Non so chi fossero, non hanno detto una parola», ha raccontato. Dopo averlo colpito, i banditi hanno aperto la cassaforte, tagliato i cavi della videosorveglianza, poi però è suonato il campanello e sono dovuti andare via prima di completare la rapina. Alghini, ricoverato in ospedale con fratture alla mandibola e al setto nasale ha raccontato che «Vicino a casa c'è una scuola guida, i corsisti hanno sentito le mie grida e sono venuti ad aiutarmi. I rapinatori hanno capito di esser stati scoperti e sono fuggiti. Uno l’ho rincorso ma non sono riuscito a prenderlo».

Andrea Aghini è un ex pilota di fama internazionale. Nella sua carriera agonistica è stato pilota ufficiale di Peugeot, Lancia, Mitsubishi, Toyota, Subaru, ha vinto due campionati italiani con la Toyota nel 1998 e 1999 insieme a Loris Roggia e la consacrazione avviene proprio alla Targa Florio. Nel 1999 con il secondo posto ottenuto nell'83esima edizione della gara automobilistica in provincia di Palermo Aghini si laurea nuovamente campione italiano, bissando così il successo dell'anno precedente. Tante le partecipazioni alla Targa Florio Rally, tra cui quella del 1987 con Sauro Farnocchia su Peugeout , nel 1991 e nel 2007 con Massimiliano Cerrai su Subaru Impreza Sti.

Ancora prima, nel 1992 vinse il Sanremo, quando la gara mondiale arrivava in Toscana e Umbria. Nel suo palmares tante vittorie assolute. Quattro al solo Rally di Madeira gara top dell’Europeo dove lui e il suo navigatore Sauro Farnocchia scamparono alla morte in una uscita di strada dove i pali di una staccionata 'infilzarono' la loro Delta. Col suo pilotaggio istintivo ma concreto innovò la scuola italiana dopo i fasti di Sandro Munari, Attilio Bettega, Massimo Biasion, il due volte campione del mondo dal quale ricevette il testimone tricolore. In carriera ebbe incidenti gravi - anche col decesso del copilota Loris Roggia al Rally del Salento del 2003 e di una spettatrice al Rally del Ciocco del 2008 - ma mai con conseguenze fisiche pesanti e dirette sulla sua persona come è successo questa volta a causa dei rapinatori.

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