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Palermo, i razzi di Capodanno sui cassonetti: notte di incendi in numerosi quartieri

Colpite le periferie - dallo Zen a Falsomiele, dallo Sperone a Borgo Nuovo - ma anche il centro storico

Notte di incendi provocati da giochi pirotecnici lanciati sui cumuli di rifiuti in diversi quartieri a Palermo, dalla periferia - come lo Zen, Falsomiele e lo Sperone - alle zone interne e persino al centro storico. I petardi esplosi sono finiti sui sacchi di spazzatura non raccolti in via Michele Cipolla (Stazione), via Alloro (Kalsa), via Palmerino, via Campo, via D’Ossuna, via Salvatore Cappello (Romagnolo), via Pecori Giraldi (Sperone), via Primo Carnera (Zen), corso Pisani, largo Castelbuono (Borgo Nuovo), via Ruggero Maturano e via dell’Usignolo (Falsomiele).

Diversi gli interventi anche per incendi di gazebo e tendoni provocati dallo scoppio dei botti di fine. L’ordinanza che li vietava, firmata dal sindaco Roberto Lagalla, è stata disattesa. Scoppi in città e in provincia ovunque. Alla fine il comando provinciale di Palermo ha chiuso il 2023 con 16.191 interventi. Mille in più rispetto al 2022.

In tutta Italia sono stati 703 stanotte gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 646. Molti interventi hanno riguardato anche nel resto d’Italia incendi di cassonetti e qualcuno autovetture parcheggiate in strada.

Il numero maggiore in Emilia Romagna, dove sono stati 101. Gli altri interventi sono stati in Piemonte 46, Lombardia 69, Veneto e Trentino Alto Adige 47, Friuli Venezia Giulia 21, Liguria 42, Toscana 49, Marche 25, Umbria 22, Lazio 74, Abruzzo 16, Molise 1, Campania 38, Basilicata 6, Calabria 9, Puglia 60, Sicilia 52, Sardegna 25.

In tutto il 2023 sono stati complessivamente oltre un milione (1.014.400( gli interventi di soccorso effettuati in Italia dai vigili del fuoco, con una media di 2.780 al giorno. Gli interventi aumentano del 3,34% rispetto al 2022, quando furono 981.600. In Lombardia il numero maggiore di soccorsi, 120.010. Seguono Emilia Romagna 96.270, Sicilia 94.440, Lazio 90.250, Campania 78.360, Piemonte 76.050, Toscana 71.780, Veneto e Trentino A.A. 67.750, Puglia 57.660, Calabria 39.310, Friuli V.G. 37.400, Marche 37.130, Sardegna 37.070, Liguria 36.910, Abruzzo 27.420, Umbria 25.500, Basilicata 12.430 e Molise 8.630.

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