«Stamattina ho commentato un post su un incidente stradale, e dicevo povere famiglie. Purtroppo le povere ora siamo noi. Ti ho amato dal primo istante che ti ho visto e lo farò per sempre. Se n'è andato un pezzo del mio cuore. La famiglia Aruta se ne andata con te. Ti amo».
Un messaggio straziante, quello scritto da Rita Aruta, la zia di Michelangelo, il ragazzo morto nel drammatico incidente di questa notte, a Palermo. Il ventiduenne era al volante di una Smart quando la vettura è letteralmente volata dal ponte di viale Lazio, in viale Regione Siciliana. Lui è morto sul colpo, con lui c'era anche un diciassettenne che sta lottando tra la vita e la morte all'ospedale Villa Sofia di Palermo: le sue condizioni sono ancora gravissime.
La tragedia che ha coinvolto Michelangelo Aruta, ex studente dell'istituto tecnico nautico di Palermo, ha subito fatto il giro della città, sconvolgendo la vigilia di Natale: una giovane vittima sulla strada, l'anno non poteva finire in modo peggiore. «Non ci sono parole per esprimere quello che sento. Ti ricorderò sempre, per sempre», scrive Salvatore. Lo scontro è avvenuto intorno alle 5 del mattino: il giovane stava tornando a casa quando c'è stata la tragedia.
Michelangelo sarebbe stato travolto da un furgone mentre era sull'asfalto, dopo essere stato sbalzato fuori dalla sua Smart a causa dell'incidente, con il conducente del mezzo che non si sarebbe accorto di nulla: l'uomo è stato sentito dalla polizia municipale, che indaga sull'accaduto. Secondo me prime informazioni, Aruta non avrebbe avuto un tasso alcolemico elevato nel sangue.
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