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L’inferno di fuoco di Palermo restituisce la cifra: 15 milioni di danni a privati e aziende

La relazione della protezione civile sugli incendi di luglio: trenta case distrutte, 41 le famiglie sfollate

Dietro i freddi numeri del disastro ci sono le facce, le storie, la vita, gli averi delle persone. Che il 24 e il 25 luglio sono stati mandati in fumo da un incendio devastante che ha colpito Palermo.

I tecnici, ora, si sono incaricati di quantificare i danni. Che sono ingentissimi. I roghi estivi hanno devastato una trentina di case e la chiesa di Santa Maria di Gesù, qualcosa che vale come oltre 18 milioni di euro. Lo scrive il tecnico relatore della protezione Civile, Angelo Mereu, incaricato della stima.

I danni più consistenti riguardano via Polifemo, via Grotte Partanna, via Saffo a Mondello, via Castellana a Borgo Nuovo, via Orecchiuta, Santa Maria di Gesù, via Nicoletti, via Piero della Francesca a Cardillo, via Plauto a Sferracavallo, con 30 case distrutte o rese inagibili e 41 famiglie sfollate. Sulla distruzione della chiesa di San Benedetto il Moro c’è poco da dire; e poi l’allarme diossina, dopo che le fiamme hanno toccato la discarica di Bellolampo. E che dire dei distacchi di corrente elettrica, con effetti negativi sui sistemi di refrigerazione? La conta di ciò che s’è perso risale ad agosto. Viene ritenuta «parziale» e sicuramente andrà incrementata: al momento si parla di un milione e mezzo di euro a beni pubblici, 11 e mezzo a beni privati, quasi 5 per le attività economiche e produttive, alcune migliaia di euro per l’assistenza agli sfollati.

(Nella foto un'abitazione distrutta a Pizzo Sella)

Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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