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Palermo, lo stupro di gruppo al Foro Italico: per sei degli indagati proposto il giudizio immediato

I giovani sotto accusa dovranno adesso optare per il rito ordinario o per l’abbreviato. Per il settimo, diciassettenne al momento della violenza sessuale, la Procura dei minorenni ha chiesto il rinvio a giudizio

La procura di Palermo ha chiesto il giudizio immediato per sei dei sette accusati dello stupro della ragazza di 19 anni violentata a luglio scorso in un cantiere abbandonato del Foro Italico. Il settimo è minorenne e comparirà davanti ai giudici minorili; la procura per i minori ha già chiesto il rinvio a giudizio.

L’istanza, formalizzata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunta Laura Vaccaro, è stata depositata oggi al giudice per le indagini preliminari. Ora gli indagati potranno decidere se affrontare il giudizio ordinario o scegliere l’abbreviato. A ottobre la vittima, che ha denunciato gli abusi, è comparsa in aula per ribadire le accuse ai sette ragazzi, che sono tutti detenuti. Il tribunale del Riesame ha respinto le loro richieste di scarcerazione.

«Volevo stare solo con Angelo Flores», ha detto la diciannovenne al gip, negando di essersi appartata con i sette per avere con loro un rapporto di gruppo. Con Flores, il più grande degli accusati, aveva già avuto incontri sessuali e ne era innamorata. È stato lui a riprendere gli abusi col cellulare e a condividerli con gli amici. Due video che sono diventati anche una delle maggiori prove a carico dei ragazzi.

Al gip la ragazza, trasferita in una comunità protetta anche perché minacciata dai parenti degli indagati, ha raccontato di avere incontrato il gruppo alla Vucciria, nel centro storico, di avere bevuto e di essersi allontanata con loro, raggiungendo il Foro Italico. Poi la violenza. «Non erano rapporti consensuali», ha ribattuto, smentendo la tesi sostenuta dai legali degli imputati.

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