S’indaga sulla morte del clochard ghanese di 55 anni, Christian Boateng, il cui cadavere è stato trovato il 28 ottobre scorso in piazza Giachery, vicino alla stazione della metropolitana, a Palermo. Le indagini, condotte dalla polizia, sono coordinate dal sostituto procuratore Andrea Fusco e dall’aggiunto Ennio Petrigni.
Gli investigatori hanno sentito i volontari che lo assistevano tutti i giorni, portandogli coperte e pasti caldi. Le ferite potrebbero essere compatibili con un’aggressione e testimoni avrebbero raccontato che qualcuno importunava il clochard. «Abbiamo sempre chiesto che si faccia luce sulla morte del nostro assistito», dice Salvatore Raccuglia, psicologo e coordinatore dell’unità di strada della Croce rossa.
L’uomo viveva a Palermo da una decina di anni. Voleva tornare in Ghana dalla sua famiglia. Ma lo scorso giugno era finito in coma all’ospedale, dopo essere stato aggredito a sprangate. «Alcuni ragazzi della zona lo prendevano spesso di mira - hanno raccontato alle autorità gli operatori della Croce rossa -. Gli lanciavano frutta e verdura o quello che avevano a disposizione. Ma quella volta è stato picchiato con violenza».
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