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L’agguato all’imprenditore di Altavilla Urso, confermata la pena all’ergastolo per il killer

Il carcere a vita inflitto ad Erco accusato di avere fatto fuoco, La Mantia che fece da autista condannato invece a 25 anni

Altavilla, il luogo in cui fu ucciso Vincenzo Urso

Sono state confermate la pene all’ergastolo per il trabiese Pietro Erco e a venticinque anni di carcere per il termitano Luca Mantia. È stata la Corte d’assise d’appello di Palermo presieduta da Giacomo Montalbano a confermare la condanna di primo grado. I due sono accusati di avere preso parte al commando di fuoco che, nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2009, ad Altavilla Milicia assassinò a colpi di pistola sotto la propria abitazione l’imprenditore edile Vincenzo Urso. Gli imputati, Pietro Erco, di Trabia e Luca Mantia, di Termini Imerese, sono stati condannati per omicidio volontario premeditato, aggravato dall’uso delle armi e dal metodo mafioso. Sarebbero stati loro gli esecutori materiali dell’omicidio. Il primo sparò, l’altro guidò l’auto su cui il mini commando si spostò per compiere l’agguato.

(Nella foto il luogo in cui fu ucciso Vincenzo Urso)

Un servizio completo di Fabio Lo Bono sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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