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Palermo, lacrime ai funerali del tredicenne morto suicida

«Per me è un angelo», ha detto il prete nel corso dell’omelia. Proseguono le indagini, l’ipotesi di reato a carico di ignoti è istigazione al suicidio

Genitori in lacrime sostenuti dai compagni di classe e dagli insegnanti della scuola frequentata dal tredicenne morto suicida nel palermitano pare perché vittima di bullismo ai funerali svolti questa mattina al cimitero dei Rotoli. Insieme agli alunni anche un gruppo di amici e parenti che hanno cercato di stare vicini al papà e alla mamma distrutti da quanto è successo.

«Per me è un angelo», ha detto il prete nel corso dell’omelia. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per cercare di ricostruire cosa abbia spinto il ragazzo a togliersi la vita nella casa dei genitori sabato scorso. Sono state aperte due inchieste una della procura ordinaria e una della procura per i minorenni. L’ipotesi di reato a carico di ignoti è istigazione al suicidio.

«Nel giorno dell’addio allo studente, il mio pensiero e la mia vicinanza vanno ai suoi familiari in questo drammatico momento. - commenta il sindaco Roberto Lagalla - Qualunque siano le cause che hanno spinto il tredicenne al tragico gesto, e sulle quali sono in corso le indagini, quanto accaduto induce inevitabilmente le istituzioni a interrogarsi e a profondere il massimo impegno, insieme alla comunità scolastica, per fronteggiare il disagio tra i giovani».

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