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La mafia e gli affari tra Sicilia e Usa, il questore Calvino: «Le estorsioni per controllare il territorio»

Un'operazione quella della direzione distrettuale antimafia che conferma il consolidamento dei rapporti tra le due sponde di Cosa Nostra

«Questa è un'operazione che conferma il peso di parti importanti di un mandamento mafioso della provincia di Palermo e il suo ruolo nelle decisioni della mafia oltreoceano. Una conferma insomma dei rapporti ancora forti tra le due parti e che vanno consolidandosi sempre più». Lo ha detto il questore di Palermo Maurizio Calvino a margine della conferenza stampa sull’indagine della Dda di Palermo sui rapporti tra Cosa nostra palermitana e quella americane e che ha portato all’esecuzione di 17 misure cautelari tra il capoluogo siciliano e New York.

L’estorsione  rimane una forma capillare di controllo del territorio: «Viene replicata con le stesse finalità e modalità - continua Calvino - che portano una adesione al territorio meno traumatica, ma più sostanziale e quindi diffusa». Il questore ha poi sottolineato che le indagini e gli arresti non accendono luci su verità storiche.

«Ricostruire l’aspetto criminale di questi contatti criminali necessità del know how italiano  ed è importantissimo- sottolinea Marco Basile, capo della squadra mobile di Palermo - .Già Boris Giuliano aveva intuito la necessità di sviluppare rapporti internazionali per contrastare organizzazioni che già prima che si parlasse di globalizzazione avevano intuito l’opportunità di invadere alcuni mercati per ampliare le loro fonti di guadagno».

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