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Palermo, a fuoco un cassonetto appena collocato e costato 800 euro

Il rogo in corso Calatafimi, faceva parte del lotto degli 850 contenitori dell’immondizia che in questi giorni vengono installati in alcune zone della città dove non c'è ancora il «porta a porta»

A fuoco uno dei cassonetti appena collocati in corso Calatafimi a Palermo. Alla Rap era costato 800 euro. Faceva parte del lotto degli 850 contenitori dell’immondizia che in questi giorni vengono installati in alcune zone della città dove non c’è ancora il «porta a porta». L’iniziativa era partita martedì da corso Calatafimi. Il primo era stato collocato nei pressi dell’ospedale Ingrassia, alla presenza dello stesso presidente della Rap Giuseppe Todaro.

Quello distrutto è uno dei cassonetti da 1.700 litri (altri da 1.100 litri sono destinati al centro storico). Tra le zone che saranno dotate dei nuovi cassonetti c’è anche via Oreto Nuova. «Siamo ancora una volta vittime del teppismo ingiustificato - afferma Todaro - l’installazione dei nuovi cassonetti in corso Calatafimi è stata appena completata. Non è possibile ipotizzare controlli preventivi. È necessaria una risposta collettiva della cittadinanza contro questi atti distruttivi e immotivati. Il cassonetto distrutto non era neppure pieno di immondizie. La Rap è vittima dell’inciviltà diffusa a cominciare dal mancato rispetto delle norme sul conferimento dei rifiuti e all’abbandono degli ingombranti. Stiamo cercando di migliorare il servizio. Da ieri a Bellolampo c’è una nuova vasca che raccoglie i rifiuti e ci fa uscire dall’emergenza. Adesso ci vuole l’impegno di tutti per rendere pulita la città».

Dall’1 al 31 ottobre scorso la Rap ha raccolto 13.500 ingombranti abbandonati in 501 strade nonostante siano aperti sette Centri comunali di raccolta e sia in funzione il servizio gratuito a domicilio.

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