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Processo Open Arms a Palermo, il garante dei detenuti: «Trattamenti degradanti per i migranti a bordo»

Nuova udienza del processo che vede Matteo Salvini imputato con l'accusa di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio

"Trattamenti degradanti", così Mauro Palma, Garante nazionale dei detenuti, definì la situazione dei migranti trattenuti a bordo della Open Arms nell'agosto del 2019. La vicenda è stata ripercorsa questo pomeriggio (6 ottobre) nel corso del processo in corso nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, che vede il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini imputato con l'accusa di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio per aver ritardato lo sbarco, quando era ministro dell'Interno, nel 2019.

Palma oggi ha deposto come teste della parte civile: "Nella mia lettera del 16 agosto (2019, ndr), indirizzata oltre che al premier Conte anche al ministro dell'Interno Salvini, al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e alla ministra della Difesa, Trenta, facevo riferimento al trattamento degradante - de facto e non de jure - perché le persone erano tenute sul ponte, con pochi servizi, che provenivano da passati problematici tenendo ben distinti e non facendo mai riferimento a torture e violenze. Avevo anche fatto un comunicato stampa al solo fine di far calmare la questione. Ma da articoli di stampa arrivò la replica del Viminale, relativa alla prima mia lettera del 9 agosto, e secondo cui ero intervenuto per salvare il mio stipendio".

Durante l'udienza è emersa la necessità di ascoltare anche l'attore Richard Gere, che avrebbe dovuto essere ascoltato oggi ma nei giorni scorsi aveva fatto sapere di non poter essere presente a Palermo perché impegnato nelle riprese del suo film. Il pm Gery Ferrara, che rappresenta l'accusa al processo al termine dell'udienza di oggi ha chiesto la revoca della sua deposizione: ''È irrilevante - ha detto - e anche al fine di velocizzare i processo sfoltendo le testimonianze ne chiediamo la revoca''. Una richiesta che non è stata però accolta dal presidente del tribunale. Non è ancora stata fissata la data in cui sarà ascoltato.

Il processo è stato aggiornato al 24 novembre, sempre nell'aula bunker dell'Ucciardone. Salvini, anche oggi presente, ha lasciato l'aula bunker senza rilasciare dichiarazioni.

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