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Il palermitano morto nell'Alcantara, la Procura di Messina ha aperto un'inchiesta

Fabio Valentino, 58 anni, era un grande esperto di arrampicate sportive ed era molto conosciuto. Gli amici: "Questo sport era la tua vita, siamo increduli"

Amava le escursioni e le arrampicate, lo sport era la sua grande passione. Fabio Valentino, 58enne palermitano, è morto sabato mentre faceva body rafting nelle Gole dell'Alcantara, un luogo magico e che ben conosceva. Non era la prima volta che con il suo gruppo di amici si recava tra quei canyon lavici, ma stavolta l'escursione ha avuto un tragico epilogo. Valentino era un grande esperto, ma qualcosa non è andata per il verso giusto ed è morto annegato in una profonda pozza d'acqua tra Motta Camastra e Castiglione di Sicilia. La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sull'incidente: vuole vederci chiaro.

La notizia ha provocato profondo sgomento in chi lo aveva conosciuto, soprattutto tra chi aveva lo aveva avuto come guida durante le arrampicate sportive: tra dolore e incredulità, parole di affetto, cordoglio e foto delle escursioni degli scorsi anni, si alternano sui social per ricordare Fabio Valentino. "Fabio, che dire - scrive Francesco - tante scalate condivise, tanto impegno e tanto divertimento. Parlo di te con il dolore nel cuore, ma un sorriso sul viso: il tuo ottimismo era contagioso, la tua voglia di vivere immensa. Mi consola che stavi facendo ciò che più ami, che in quel momento eri sicuramente felice. Ma è un duro giorno per tutti noi". Osvaldo esposito condivide su facebook una foto di gruppo, era il 1993: "Ciao Fabio. Te ne sei andato per una disgrazia, dicono. Un incidente durante una delle tante escursioni nei torrenti che tanto amavi. Io sono certo che questo era uno degli epiloghi che avevi già messo in conto; non avresti sopportato un finale in pantofole. In questa foto, scattata nel '93, sei l'ultimo a destra, eravamo riuniti per la prima gara ufficiale di arrampicata sportiva sulle pareti di Monte Pellegrino, quelle pareti che un po' di anni dopo videro la scomparsa di un tuo caro amico, Roby Manfré. Vi accomunava la voglia di vivere a stretto contatto con la natura ed il desiderio di abbracciarla fino alla morte. Non posso fare a meno di ricordare il barone Arnaud de Rosnay, scomparso in mare durante una traversata in solitaria con il windsurf nello stretto di Formosa, o Patrick de Gayardon, noto per aver provato per primo la tuta alare e deceduto proprio durante un volo, o Angelo d'Arrigo, il deltaplanista siciliano scomparso in un incidente in volo. Dovrei dirti riposa in pace, caro Fabio, ma so bene che anche dove ti trovi adesso starai già organizzando un'escursione tra le nuvole".

E ancora: "Fabio, non posso crederci. Tu, la nostra guida, tu il più esperto e bravo di tutti - scrive Rosanna -. Cosa è successo? Ho il cuore a pezzi". La procura deciderà nelle prossime ore se disporre l'autopsia. La salma, recuperata da un elicottero dei vigili del fuoco di Catania, è infatti a disposizione dell'autorità giudiziaria. Soltanto dopo questa fase potranno essere celebrati i funerali.

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