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Palermo, protesta contro la conferenza Onu: «Strumentalizzati gli eroi antimafia»

Sigle sindacali, associazioni laiche e religiose si sono riunite nella piazza della Rosa dei Venti di via Amari. «Inventano emergenze per non governare»

Manifestazione a Palermo contro le politiche migratorie del governo e gli accordi firmati in occasione del vertice per il ventennale della Convenzione Onu sulla criminalità. «Nel nome di Giovanni Falcone si è firmato un accordo con un paese come la Libia, e tanti altri ne sono stati avviati. Non è possibile siglare accordi con paesi dittatoriali cui si chiede di essere ancora più feroci, ancora più violenti». La mattinata è stata segnata dal vertice ospitato nell’aula bunker dell’Ucciardone a venti anni dalla Convenzione contro la lotta alla criminalità organizzata transnazionale, alla quale hanno partecipato 34 paesi, delegati Onu, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Poi la protesta: alle 16, decine tra sigle sindacali e associazioni laiche e religiose si sono riunite nella piazza della Rosa dei Venti di via Amari, per protestare contro la "strumentalizzazione dei simboli e degli eroi antimafia": «Nel loro nome - attacca Alessandra Sciurba, docente all’università di Giurisprudenza e attivista per i diritti umani - si calpestano il diritto internazionale e il valore della nostra Costituzione. E farlo in una città come Palermo e nel nome dell’antimafia ci insulta e ci indigna profondamente. Pensassero a governare e ai veri problemi di questo Paese: una scuola che cade a pezzi, una sanità che non c’è più, disuguaglianze sociali. Inventano e costruiscono emergenze per evitare di governare».

Oltre un centinaio i partecipanti, partiti in corteo dietro lo striscione che recita «I criminali organizzati siete voi», che hanno poi raggiunto piazzetta della Pace a pochi passi dai luoghi dove si è svolto l’incontro internazionale. «Siamo in piazza contro i migranti a pagamento - sottolinea Maria La Bianca, attivista del Forum antirazzista - siamo per la libera circolazione dei cittadini nel mondo». «Non è la prima volta che si fanno accordi con la Libia - puntualizza Fausta Ferruzza, anche lei del Forum antirazzista - questi accordi di fatto incentivano la migrazione illegale perché sappiamo bene che la guardia costiera libica è in accordo se non coincidente con i trafficanti».

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