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Muore a Palermo Enzo Pisciotta, il ricordo del villaggio Ruffini: "Quante partite arbitrate insieme..."

L'uomo, 60 anni, scomparso dopo una lunga malattia. Per anni ha lavorato al Fly Tennis di via Autonomia Siciliana

"Quanti anni insieme ad arbitrare, quante storie, quante avventure. Vero Enzo?". Ne parlano ancora come se fosse col fischietto in bocca, in mezzo a loro, col fischietto in bocca, gli amici di Enzo Pisciotta, morto a Palermo a 60 anni dopo una lunga malattia.

Un simbolo, Enzo, non solo al Fly Tennis, i campetti da calcio in via Autonomia Siciliana, ora chiusi, dove ha passato una vita, ma anche al Villaggio Ruffini, dove lo piangono e lo ricordano. L'uomo ha lavorato come tuttofare in quei campetti vicino alla Fiera del Mediterraneo per più di 30 anni, fino alla chiusura, nel 2018, e chi ha calciato un pallone da quelle parti non può non ricordarselo, soprattutto in veste di arbitro. Lascia sei figli.

"Si porta un pezzo di storia, l’infanzia, l’adolescenza che abbiamo passato in quei campetti, non lo dimenticheremo mai. Abbiamo dei bei ricordi di lui", scrive Antonino su Facebook.

"Oggi sono molto triste e addolorata è venuto a mancare un amico mio, Enzo Pisciotta amico di una vita nati e cresciuti a villaggio Ruffini amico di tutti. Grande lavoratore e papà esemplare, che Dio ti possa accogliere fra le sue braccia e darti la tranquillità che meriti", scrive un altro amico.

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