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L'inferno di fuoco e l'esplosione a Cefalù: volontaria della protezione civile colpita da una lamiera

Benedetta Casullo ha trascorso la notte in ospedale. Il racconto dei momenti da incubo durante l'intervento con la sua squadra

E' stata colpita da una lastra di lamiera trascinata dalle fortissime raffiche di vento. Una giovane volontaria della protezione civile regionale ieri è rimasta ferita durante uno dei tanti interventi per spegnere le fiamme a Cefalù. Un inferno di fuoco alimentato dall'esplosione avvenuta all'interno di un magazzino. La lastra l'ha colpita alla testa ed è stato necessario il ricovero per effettuare tutti gli accertamenti. Oggi, dopo avere temuto il peggio, Benedetta Casullo rassicura i suoi colleghi sulle sue condizioni: "Sono appena uscita dall'ospedale, oggi resto in osservazione a distanza. Ho un ematoma, ma non c'è nulla di grave nella tac, grazie a Dio. E grazie a Santo che mi ha parato il colpo".

"Mentre era impegnata con la sua squadra nelle attività di soprallugo propedeutico alle operazioni di spegnimento di uno dei tanti focolai attivi nella località turistica, è stata colpita da una lastra di lamiera zincata - spiega il dipartimento di protezione sicilia regionale -. Un foglio di lamiera sottile e tagliente volato via dalla strada sottostante a causa del forte vento. Pochi istanti prima la squadra di volontari e il loro accompagnatore, avevano sentito un’esplosione: il fuoco aveva intaccato un locale in cui evidentemente era stipato materiale esplosivo. Forse fuochi d’artificio".

Ed è proprio la volontaria, che è anche presidente dell’Onvgi di Agira, nell'Ennese, a raccontare quei momenti da incubo: "Ci trovavamo in contrada Baronessa. Eravamo scesi per un sopralluogo vicino a delle case. All'improvviso abbiamo sentito alcune esplosioni, forse botti enormi provenienti da un magazzino. Ci siamo messi a correre per andare via. Lungo il tragitto un'enorme folata di vento ha fatto alzare in aria una copertura di un tetto in acciaio che c'era lungo la strada, ne abbiamo viste diverse sparse in ogni dove. Una di queste lastre ci ha investiti in pieno. Il mio collega Santo Branciforte ha cercato di proteggermi come ha potuto, ma la lastra mi ha colpito lo stesso sotto la nuca". Un incidente che non ha fermato la squadra di volontari: "Krizia Longhitano e Filippo Ragusa - proseguono dal dipartimento - dopo aver accompagnato Benny Casullo in ospedale, tranquillizandosi sulle sue condizioni di salute, è rientrata in servizio. Al momento dell’incidente era presente anche un militare dell’esercito della base logistica di Cefalù, non in servizio, Giuseppe Sferruzza, nella veste di accompagnatore, perché conoscitore dei luoghi, che sono impervi e difficilmente accessibili per chi non è del posto".

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