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Attesa una gran folla alla messa in memoria del motociclista influencer di Termini Imerese morto in Toscana

I funerali in programma la settimana prossima a Marineo. Una perizia per accertare le dinamica dello scontro

Si annuncia una grande folla domani (domenica 10 settembre) alle 17, nella chiesa di San Rocco di Pistoia, per Fabrizio Francesco Mannino, Xedra come era conosciuto nel mondo social il noto influencer in ambito motociclistico, deceduto tragicamente il 5 settembre, a soli vent’anni, in seguito a un terribile incidente stradale. Il giovane risiedeva a Termini Imerese, ma si trovava nel Pistoiese, dov’era in vacanza con la fidanzata.

Proprio la sua ragazza e i suoi familiari, i genitori in primis (lascia anche un fratello maggiore), tutti assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., ad aver voluto che si celebrasse una messa anche a Pistoia per dare modo di ricordare Fabrizio, di dedicargli un pensiero e una preghiera, di condividere i tanti momenti vissuti assieme, anche ai suoi tanti followers che si trovano nell’Italia del Nord e centrale e che avrebbero difficoltà a raggiungere la Sicilia, la sua terra natale, dove la prossima settimana si svolgeranno i funerali. Nel tardo pomeriggio di venerdì è arrivato il nulla osta alla sepoltura da parte dell’autorità giudiziaria e così si è potuta fissare la data dell’ultimo saluto, che si terrà mercoledì 13 settembre, alle 10.30, nella chiesa del Collegio a Marineo, in corso dei Mille.

Com’è tristemente noto, l’incidente è accaduto nella tarda serata di domenica 3 settembre, a Quarrata, all’incrocio tra le vie Palatucci e Modena. Lo studio legale precisa che Fabrizio stava attraversando quell’intersezione con la moto di sua proprietà, una Ktm 125, quando un ragazzo pressoché coetaneo, L. P., 19 anni, di Montecatini Terme, con una Tm Racing 125 di un amico, senza osservare la precedenza e per di più correndo «in impennata», lo ha travolto. La ruota anteriore della motocicletta lo ha colpito proprio al capo e con una violenza tale da staccargli il casco, «regolarmente allacciato», precisano gli avvocati. Troppo gravi i traumi riportati nell’impatto e poi in quello successivo sull’asfalto: il ventenne è stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove però i medici non hanno potuto nulla per salvarlo e, a fronte del coma irreversibile, martedì 5 settembre hanno dovuto staccargli i macchinari che lo tenevano in vita.

Il pubblico ministero della procura di Pistoia, Leonardo De Gaudio, titolare del procedimento penale per omicidio stradale a carico del diciannovenne, non ha ordinato l’autopsia sulla salma di Mannino, reputando sufficiente un esame esterno, che è stato effettuato nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, presso la medicina legale del nosocomio di Pistoia. Il sostituto procuratore ha invece ritenuto di disporre una perizia cinematica per ricostruire e accertare la dinamica, le cause e le responsabilità del sinistro. L’incarico sarà conferito dal magistrato venerdì 15 settembre, alle 11.30, presso gli uffici della procura, a un proprio consulente tecnico d’ufficio. Alle operazioni peritali parteciperà anche l’ingegner Nicola Bartolini come consulente tecnico per la parte offesa messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, cui i congiunti della vittima si sono rivolti per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso i consulenti Massimiliano Bartolacci e Alessio Tarantino.

 

 

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