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Violenza sessuale nel Palermitano, le due vittime trasferite in una comunità protetta

L’indagine dell’Arma, coordinata dalla procura della Repubblica e da quella per i minorenni, nasce dalla segnalazione di una delle ragazzine

Il tribunale per i minori di Palermo

Nonno e zio abusavano di due nipotine, che all’epoca dei fatti avevano meno di 10 anni, e i genitori delle piccole sorelle, a conoscenza di quanto accadeva, tacevano; la mamma avrebbe addirittura agevolato gli abusi e cercato di coprire i responsabili. Oggi i quattro sono stati arrestati dai carabinieri a Monreale, la città del duomo normanno che sovrasta Palermo e quel che resta della Conca d’oro. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali con l’aggravante di aver commesso il fatto - gli episodi vanno dal 2011 a quest’anno - in danno di parenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di 10 anni. Le vittime, che oggi hanno 13 e 19 anni, sono state trasferite in una struttura protetta subito dopo la segnalazione del caso.

L’indagine dell’Arma, coordinata dalla procura di Palermo e da quella per i minorenni, nasce dalla segnalazione di una delle ragazzine, la quale ha raccontato alla maestra di sostegno che quando aveva 9 anni il nonno e lo zio, approfittando del fatto che a casa non ci fosse nessuno, abusavano di lei sistematicamente. Nell’ordinanza di custodia cautelare, chiesta dalla procura, guidata da Maurizio de Lucia, vengono riportate le parole della vittima che descrive in dettaglio le violenze subite. Abusi confermati anche dalla sorella con le stesse parole.

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