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Palermo, Lagalla pianta le prime rose a Monte Pellegrino: "Simbolo di rinascita"

L'Acchianata delle Rosalie tra canti e balli. Il roseto adesso apre il percorso come simbolo di riqualificazione di tutta l'area colpita dagli incendi

Arte e tradizione si mescolano nel secondo giorno di acchianata che fa da ponte al 2024, «anno rosaliano» come l'ha definito il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. L'acchianata delle Rosalie, evento curato dalla cooperativa Le Baccanti, ha accompagnato fedeli e visitatori nel percorso fino al santuario della Santuzza tra musica, piece teatrali e balli, sintetizzati in 13 performance regalate da oltre 40 artisti nelle 4 postazioni collocate lungo il serpentone di oltre 4 chilometri che ogni anno viene affollato dai palermitani.

Ad aprire la prima edizione della manifestazione, la piantumazione di un roseto per mano dello stesso primo cittadino, in omaggio alla Patrona e simbolo di rinascita dopo gli incendi che hanno devastato la città e non hanno risparmiato neanche il promontorio dove ormai quasi 400 anni fa furono ritrovate le spoglie di Rosalia: «Nel segno di Santa Rosalia si sposano il momento della fede e della religiosità - ha detto il primo cittadino - nel segno di una forte e radicata tradizione laica che ci identifica con la città. Ecco che la piantumazione della rosa che apre l’anno rosaliano che sarà il 2024 ma anche la presenza di artisti che inducono a momenti di riflessione che accompagnano la devozione»

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