Prosegue la protesta delle donne. Lo stupro da parte del branco nei confronti della diciannovenne al Foro Italico di Palermo ha colpito al cuore la città e ha scatenato la protesta anche delle donne dell’Udu che oggi pomeriggio si sono riunite nella piazza di Mondello in un sit-in di protesta per chiedere pene certe e severe. L’associazione, tra le più antiche in città, si riunisce ogni 24 del mese per protestare contro la guerra e dire basta alla violenza: «E anche oggi lo abbiamo fatto - dice Daniela Dioguardi, responsabile dell’associazione - c’è una stretta correlazione tra la violenza della guerra e la vicenda che si è verificata in città. Sono il prodotto della incultura patriarcale, sono espressione di violenza maschile: oggi siamo qui per esprimere vicinanza alla ragazza e per un appello a tutti gli uomini affinché rendano parola e netta posizione contro la violenza maschile». Per Dioguardi, la vicenda è aggravata da «un contesto di degrado generale - sottolinea - in cui tutto è fatto per mostrarsi». L’associazione non chiede la castrazione chimica «e altre richieste assurde - spiegano - ma pene certe e severe». Il sit in èp partecipato e attira anche chi non ne era a conoscenza e si ritrova a passare di li: «C’è la convinzione - dice Mariella Pasinati - che si debba risolvere con la forza ciò che invece deve essere discusso, come nel caso dei conflitti internazionali e dall’altra parte la considerazione dell’altra come nulla, come ‘’cosa’’, che poi è quello che sta alla base del falso rapporto dei sessi che si legge nei casi di violenza e stupro».