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Ennesimo furto in un locale di via Cavour a Palermo, il titolare: «Siamo esasperati»

Due giovani si sono impossessati del telefono di un dipendente, le telecamere hanno ripreso tutto. "C'erano tutti i suoi ricordi, un gesto ignobile"

"La rabbia di veder piangere un tuo dipendente per quello che è successo dentro il tuo locale, la rabbia nel sentire che lì dentro ha i suoi ricordi più cari, la rabbia di sentire che ultimamente succedono troppe cose brutte e che non sa se vuole rimanere più a Palermo, il sentirsi continuamente messo a dura prova dinanzi a cose allucinanti, a volte ti fa perdere la lucidità. Andiamo avanti...!!". Sono le amare parole di Alessandro Azzimati, titolare del ristorantio Leone in via Cavour a Palermo, ancora una volta preso di mira dai ladri. Dopo il furto delle bibite subito poche settimane fa e quello delle piante collocate nell'area esterna del locale, un nuovo colpo. E stavolta a pagarne le conseguenze è un dipendente del commerciante: "Ognuno di noi conserva tanti momenti felici nel proprio telefono. Abbiamo subito un nuovo gesto ignobile. C'erano le foto con i suoi figli, con gli amici, con i parenti. Nel bilancio di una famiglia che fa tanti sacrifici per andare avanti, anche il costo di un cellulare incide - dice Azzimati -. Il minimo che io possa fare è riacquistarlo per lui, anche se forse tutti quei ricordi andranno perduti. Nel frattempo abbiamo denunciato l'episodio alle forze dell'ordine".

Ad entrare in azione, poco prima delle chiusura di martedì sera, due giovani che a prima vista sembravano dei turisti. "Il mio dipendente stava sistemando i bicchieri dopo una lunga giornata. E' un ragazzo d'oro, volenteroso e grande lavoratore. I due gli hanno chiesto un biglietto da visita per prenotare l'indomani, ma era soltanto una scusa per farlo allontanare. Infatti, quando ha lasciato il bancone, la ragazza ha afferrato il cellulare e ha fatto cenno al complice di andare via". Tutto è stato ripreso dalle telecamere, proprio come è successo quando nello stesso locale un malvivente ha rubato i tablet che il personale utilizza per le ordinazioni. In quel caso il titolare ha pubblicato anche la foto sui social. I palmari sono stati presi di mira anche sei mesi fa: "Ce li hanno rubati due volte, provocando non pochi disagi, oltre al danno economico", prosegue Azzimati.

"Noi commercianti siamo più che esaperati - dice -. E' mai possibile questa lotta continua per andare avanti? Ogni giorno a Palermo chi ha un'attività subisce furti o trova il proprio negozio con le vetrine in frantumi. Non ci sentiamo al sicuro, servono più controlli perché ci sentiamo abbandonati e in generale si vive in una continua emergenza. Poi ci chiediamo perché tanti giovani lasciano questa città e nessuno vuole fare impresa? Ogni sera torno a casa con le batterie scariche, ma per fortuna poi mi sveglio con la volontà di andare avanti. Mi auguro questa forza non mi abbandoni, perché per chi fa il mio lavoro è diventato davvero difficile".

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