Alberi tanto alti che arrivano fin dentro le case. Avviene a Palermo. Da anni non vengono potati e i residenti di via Porto Salvo, alla Cala, non possono aprire più le finestre. Rami e folti chiome non solo impediscono la visuale ma si insinuano dentro le abitazioni. Gli alberi hanno assunto dimensioni e altezze sconsiderate e si attende che gli operai del settore comunale Ville e Giardini intervengano. Le ramificazioni toccano i balconi e le finestre.
Protestano coloro che vivono ai piani alti dei palazzi perché non riescono ad affacciarsi. Tante persone non hanno più nessuna veduta dalle proprie abitazioni se non di piante sempre più folte, senza considerare i risvolti legati alla salute con allergie e presenza di insetti sempre maggiore. «È una vera e propria invasione di rami e foglie - dicono i residenti di via Porto Salvo -. Abbiamo una buona illuminazione pubblica nella nostra strada ma gli alberi oscurano tutto e siamo ugualmente al buio. Tutto questo mette a rischio la sicurezza di noi cittadini. Sono anni che non viene fatta una potatura agli alberi della via».
Le radici peraltro hanno devastato i marciapiedi ed è diventato pericoloso camminarvi sopra. «Molte alberature non sono appropriate al territorio urbano - segnalano ancora alcuni residenti - hanno una crescita notevole e distruggono i marciapiedi con i disagi che ne conseguono. Gli alberi in città sono tanti e il Comune non riesce ad occuparsi di tutto il verde urbano».
Segnalazioni arrivano dai residenti della Cala in merito all’albero pendente che sembra debba cadere da un momento all’altro. Molti lo chiamano La Torre di Pisa. Si trova nell’aiuola che divide le due carreggiate e non passa inosservato ai tanti automobilisti e motociclisti che percorrono la strada. Si è inclinato su un lato e sporge di fronte all’ex Real Fonderia.
Su entrambe le questioni interviene l’assessore comunale al Verde, Andrea Mineo. «Per gli alberi di via Porto Salvo - dice l’assessore - faremo subito un sopralluogo per decidere il tipo di intervento da portare avanti. L’albero della Cala invece fa parte di quelli già in programma per una valutazione di stabilità e del rischio».
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