
L’ambulanza non può raggiungere il palazzo in via Cardinale Mariano Rampolla perché, da cinque anni, c’è un’enorme buca che ne impedisce il passaggio: una donna sarebbe morta mentre aspettava i soccorsi.
Sono stati gli stessi residenti, che abitano a pochi passi dal pronto soccorso oculistico del Policlinico e da Villa Igiea, a denunciare il caso: «In via Cardinale Rampolla da 5 anni abbiamo la strada recintata perché c'è stata una frana - è la segnalazione dei residenti - . Nemmeno il 118 può raggiungere il palazzo. Gli operatori devono posteggiare lontano e poi con la barella ci trasferiscono nell’ambulanza. In questo modo è morta un’inquilina anziana, come lo sono molti di noi che vivono in questo edificio, alcuni dei quali non scendono più da casa. Esigiamo rispetto, chiediamo al sindaco Lagalla di fare qualcosa per risolvere questa situazione».
La vicenda è stata raccontata dal deputato regionale Roberta Schillaci (M5s), che ha scritto una pec alla Protezione civile regionale per sollecitare l’intervento. «Si è verificata una tragedia. Una persona è morta in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, bloccata dalla chiusura della strada» scrive la parlamentare che ha chiesto «il ripristino e la messa in sicurezza di via Cardinale Mariano Rampolla, che da ben 5 anni, a causa di una frana, è recintata e chiusa alla circolazione arrecando un grave disagio ai residenti che non possono più accedere alla strada per poter raggiungere le proprie abitazioni e non possono, con grave rischio per la loro incolumità, essere raggiunti dai mezzi di soccorso». La voragine all’Acquasanta si era aperta nel 2018 con il cedimento del manto stradale e di una parte del marciapiede, probabilmente provocata da un’infiltrazione d’acqua. Ma da allora la situazione non sembra essere migliorata.

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