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Trovati microtelefoni nascosti in due celle del Malaspina a Palermo

Il Sappe chiede maggiore vigilanza contro il traffico di droga, cellulari e altri beni negli istituti penali grazie ai droni: è necessario potenziare tecnologicamente le sale regie con sistemi anti-scavalcamento ed anti-intrusione

Il carcere minorile Malaspina di Palermo

La polizia penitenziaria ha trovato due micro telefoni in due celle occupate da detenuti nell’Istituto penale per minorenni di Palermo ammessi al lavoro all’esterno. “Esprimo il mio apprezzamento ai poliziotti in servizio nell’Ipm di Palermo che hanno scovato i due telefonini», ha detto Paolo La Corte, segretario locale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Il Sappe - ha aggiunto - torna a evidenziare che è assolutamente necessario potenziare tecnologicamente le sale regie degli istituti penale per minorenni, delle case circondariali e di reclusione regionali e rendere sempre funzionanti ed efficienti i sistemi anti-scavalcamento ed anti-intrusione. I recenti rinvenimenti di droga e cellulari confermano tutte le ipotesi investigative circa l’ormai conclamato fenomeno di traffico illecito a mezzo droni, fenomeno questo favorito anche dalla libertà di movimento dei detenuti a seguito del regime custodiale aperto e delle criticità operative attuali, in cui opera la Polizia Penitenziaria».
“Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni nonché altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato penale per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere», conclude il segretario generale Sappe Donato Capece.

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