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L'allarme diossina a Palermo, valori 35 volte sopra norma: ecco tutti i quartieri e i Comuni coinvolti

I divieti riguardano Cruillas, Cep e Borgo Nuovo in cui risiedono circa 64 mila abitanti, ma anche Torretta con 4.300 persone e una parte di Capaci che conta 11.500 residenti in totale

Gli incendi di fine luglio a Palermo, soprattutto quello nella discarica di rifiuti a Bellolampo divampato il 24, hanno fatto inesorabilmente salire il livello di diossina nell’aria e l’analisi effettuata dall’Arpa dal 25 al 27 luglio mostra che in alcune zone della città il livello era di circa 35 volte superiore ai valori massimi consentiti.
Durante il campionamento dell’aria nei pressi della discarica, era in atto anche un altro rogo mentre in un’altra zona di Palermo interessata dall’allarme diossina, in via Costantino, alla periferia nord occidentale della città, il valore è invece pressoché nella norma: 116 per metro cubo.

«I risultati ottenuti indicano nel sito di via Costantino 28 una riduzione della concentrazione di diossine in aria dal 25 al 26 luglio, mentre nel campione prelevato a Villa delle Ginestre dal 25 al 27 luglio si nota la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente - scrive la direttrice ad interim del dipartimento analisi dell’Arpa Vittoria Giudice - La differenza nelle concentrazioni determinate nei due punti di prelievo sembra coerente con le condizioni del vento. Dalla giornata del 26 luglio e fino alle 9 del 28 luglio, il vento proveniva prevalentemente da nord-nord ovest. Condizione quest’ultima che può avere favorito lo spostamento delle masse d’aria dalla sorgente emissiva di Bellolampo verso il sito di campionamento di Villa delle Ginestre».

Vittoria Giudice nella sua relazione spiega: «Per la matrice aria ambiente non è presente un limite normativo».

Oggi, dopo lo spegnimento dei roghi, alcune giornate ventose e la pioggia di ieri la situazione è diversa, come conferma Marcello Ciaccio preside della facoltà di Medicina dell’Università palermitana: «Le condizioni climatiche di queste ore con la pioggia e con un abbassamento delle temperature stanno aiutando molto nel superare l’emergenza. Certo sarebbe importante sapere qual è il dato di oggi. Sappiamo che però ci vogliono giorni per conoscere i nuovi valori. Quello che è importante in questa fase è il monitoraggio, che deve proseguire non solo nell’aria e nel suolo ma anche nella filiera alimentare. Il dato di 3.531 femtogrammi di sostanze tossiche per metro cubo in sé non indica un pericolo. Bisogna vedere quanto tempo si è stati esposti alla diossina. Per essere pericolosa deve avvenire per giorni e in quantità elevate».

Dopo l’allarme per la sostanza tossica rilevata nell’aria dall’Arpa, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla aveva firmato l’ordinanza con divieti - soprattutto per gli allevatori di polli e animali da latte e da macello - e consigli per scongiurare contaminazioni.
Il provvedimento riguarda un’area di circa 4 chilometri, dove si trovano i quartieri popolari di Cruillas, Cep e Borgo Nuovo in cui risiedono circa 64 mila abitanti, ma anche il Comune di Torretta con 4.300 abitanti e una parte di Capaci che conta 11.500 residenti in totale.
Coinvolti, ovviamente, anche i residenti delle villette situate lungo la strada che porta a Bellolampo, circa 600 persone.

 

Il sindaco di Palermo: si va verso normalità

«Gli ultimi dati comunicati da Arpa mettono in evidenza una incrementata concentrazione di diossina, al di sopra dei valori medi, solo nella zona di Villa delle Ginestre, ricadente sul quartiere Borgo Nuovo. Il risultato va ricollegato ai roghi in corso, in quella zona, al momento dei campionamenti, tra il 25 e il 27 luglio e dovrà esserne verificata la variabilità attraverso gli ulteriori monitoraggi programmati da Arpa. Per il resto, confortano ampiamente i controlli su diossina e qualità dell’aria eseguiti in altri punti di osservazione e, in particolare, in località Inserra dove, rispetto alla prima analisi, i dati sono rientrati nei limiti di norma».

Lo dice il sindaco di Palermo Lagalla. «Si resta in attesa degli ulteriori monitoraggi sul terreno per prendere in considerazione eventuali modifiche dell’attuale ordinanza sindacale che resta in vigore.- aggiunge - È peraltro intuibile che la pioggia e l’abbassamento delle temperature delle ultime ore abbiano costituito fattori favorevoli ad una progressiva e spedita normalizzazione della situazione».

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