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Divieto di balneazione nella zona della Baia del Corallo a Sferracavallo: batteri in mare oltre ai limiti

Divieto di balneazione nella zona della Baia del Corallo a Sferracavallo, località balneare di Palermo. Lo prevede un'ordinanza del sindaco firmata ieri, dopo la comunicazione da parte del dipartimento di prevenzione dell’Asp 6 di Palermo del superamento della soglia prevista dalla legge dei valori di escherichia coli in seguito ai campionamenti effettuati il 31 luglio. Sono già stati apposti i cartelli con il “Divieto temporaneo di balneazione”. Seguiranno, nei prossimi giorni, ulteriori controlli.

L'ordinanza

Nell'ordinanza sindacale sta scritto che "I valori riscontrati di escherichia coli sono pari a 181×10 (al cubo) Unità Formanti Colonie (Ufc)/100ml e quindi superiori ai limiti fissati per legge". Pertanto, a seguito di ordinanza, è stata disposta l’apposizione di segnaletica di avviso ai cittadini. Un provvedimento che arriva a pochi giorni divieto temporaneo di balneazione, ancora in vigore, nella zona denominata "Stabilimento bagni", meglio nota come scivoli, per il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici di enterococchi intestinali ed escherichia coli. Quest'ultimo divieto è scattato lo scoro 20 luglio.

Escherichia coli, cos'è

L’Escherichia coli è un batterio gram-negativo (assumono un colore rosso dopo essere stati sottoposti alla colorazione di Gram, un processo chimico utilizzato per la loro classificazione), che normalmente si trova nella flora batterica del nostro intestino. È parte del microbiota ed è un batterio commensale, che sopravvive grazie all’organismo in cui vive, ma allo stesso tempo svolge una sua funzione, ad esempio, producendo vitamina K. È un bacillo asporigeno, può vivere in un ambiente con o senza aria, fermenta il lattosio ed ha la caratteristica microscopica di avere estroflessioni che gli consentono di aderire alla parete dell’organo che colonizza.

Escherichia coli, i sintomi

I sintomi dell’infezione intestinale da Escherichia coli sono: dolore addominale; diarrea, anche sanguinolenta in base alla localizzazione dell’infezione e al ceppo di batterio coinvolto; nausea e vomito; febbre, solitamente nella fase iniziale di contagio. I sintomi compaiono generalmente da 12 ore a qualche giorno dopo il contatto con il batterio ed hanno la durata di 1 settimana circa. È molto frequente che il contagio avvenga in paesi in via di sviluppo (cosiddetta ‘diarrea del viaggiatore’) o in tutte le situazioni in cui esistono condizioni igienico-sanitarie precarie o non ottimali. L’infezione da Escherichia coli può localizzarsi anche in altri organi, causando cistiti e infezioni delle vie urinarie più o meno gravi, ma anche quadri più severi e per fortuna più rari di polmoniti, meningiti e gravi quadri di setticemia.

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