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Quarant'anni fa il delitto Chinnici, Palermo non dimentica il giudice che creò il Pool

Oggi la commemorazione nel luogo della strage, in via Pipitone Federico. Sarà presente il vicepremier Tajani

La foto tessera di Mario Trapassi sul luogo della strage Chinnici

Innovatore della magistratura moderna, intuitivo, precursore, grande lavoratore, un esempio. È così che è stato definito, dai magistrati di ieri e di oggi, Rocco Chinnici, giudice ideatore del pool antimafia, ucciso il 29 luglio di 40 anni fa. In via Pipitone Federico a Palermo, davanti al civico 59, un'auto imbottita di 75 chili di tritolo venne fatta saltare in aria e oltre al giudice antimafia, persero la vita anche il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato dei carabinieri Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.

Per l'importante anniversario la fondazione Rocco Chinnici, ieri, nell’aula magna della Corte d’appello di Palermo, ha organizzato un seminario, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di autorità civili e militari. Memoria e continuità, il lavoro di Rocco Chinnici, l’ufficio istruzione di Palermo e la legislazione antimafia italiana ed europea. Questi i temi affrontati al Palazzo di giustizia. Ad accogliere i presenti, i figli del giudice, Giovanni e Caterina Chinnici. «A 40 anni di distanza il paese non dimentica e comprende anche che tutto quello che viviamo oggi è nato qui, al piano di sotto di questo palazzo, all’ufficio istruzione del tribunale di Palermo – ricorda Giovanni Chinnici - quando papà diventò capo in una stagione estremamente drammatica. Avevano da poco ucciso Boris Giuliano e Cesare Terranova. Erano i primi del 1980 e papà comprese che per contrastare un fenomeno che era sempre più grave e violento, sempre più potente e anche eversivo, era necessario creare un gruppo di giudici specializzati. Nacque così l’embrione del pool antimafia con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Guseppe Di Lello. Quello fu il primo nucleo di quel gruppo di magistrati che, dopo l’uccisione di papà, avrebbe portato avanti i percorsi che poi approdarono al maxi-processo di Palermo.

Oggi alle ore 9,30 saranno deposte corone di fiori nel luogo della strage, in via Pipitone Federico a Palermo davanti al civico 59. Alla cerimonia sarà presente anche il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani. A seguire alle 10, nella chiesa di San Michele Arcangelo, si terrà una messa in memoria delle vittime della strage.

Nella foto la carta d'identità di Mario Trapassi sul luogo della strage Chinnici

Un servizio completo di Anna Cane sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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