«L’Arpa ha fornito oggi un dato relativo alla diossina che si è sviluppata in coincidenza con la fase acuta dell’incendio. La diossina non pone rischi significativi sul piano dell’inalazione, tanto che non si sono segnalate nelle postazioni sanitarie interventi per irritazioni oculari o disturbi respiratori acuti. Oggi, in attesa di nuovi dati relativi alla presenza di diossina, abbiamo convenuto con tutti i tecnici interessati alcune misure precauzionali da adottarsi in un raggio di 4 chilometri dalla discarica di Bellolampo che prevede alcuni accorgimenti legati al consumo degli alimenti, al lavaggio delle superfici e anche delle strade». Lo dice il sindaco di Palermo Lagalla sull’emergenza diossina.
«I provvedimenti presi riguardano la particolare cura del lavaggio di prodotti ortofrutticoli di quest’area e abbiamo dato mandato all’Asp di un controllo straordinario sanitario al fine di verificare lo stato e i rischi possibili in allevamenti dove si realizzano prodotti di macellazione o latto-caseari per valutare l’eventuale rischio degli allevamenti stessi», conclude.
Le decisioni sono arrivate dopo un vertice cui hanno partecipato Comune, Città Metropolitana, Arpa, Asp, Dipartimento regionale Protezione civile, Protezione civile città metropolitana, vigili del fuoco, Università di Palermo, Servizio ambiente Città metropolitana e comunale, Rap, Prefettura, polizia municipale.
Lwe misure del Comune ricadono su un'ampia area, che tocca i quartieri di Cruillas, Cep e Borgo Nuovo in città e poi i comuni di Torretta e parte di Capaci. I veterinari dell’Asp controlleranno le mandrie che vengono allevate in alcune delle zone coinvolte e il latte. Per gli esperti i rischi dei valori alti di diossina, determinati dal rogo, riguardano non tanto l’inalazione quanto la catena alimentare.
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