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Altofonte tra fuoco e solidarietà: le chiese offrono cibo e riparo

Padre Gulotta: "I nostri parrocchiani si sono subito messi a disposizione per aiutare chi è in difficoltà"

Le fiamme non risparmiano neanche Altofonte, dove le chiese accolgono i cittadini costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Il sindaco nella giornata di oggi ha dato ordine di lasciare le proprie case a causa degli incendi che stanno stringendo nella propria morsa la provincia di Palermo. Migliaia in strada, che adesso potranno trovare ristoro e riparo all’interno delle chiese del paese: «Abbiamo dato disposizione di aprire i portoni delle chiese di Altofonte e dell’unità pastorale di Villa Ciambra - racconta padre Gaetano Gulotta -. Il fuoco è arrivato ovunque, forse anche fin dentro alcune case. Il sindaco ha dato la giusta disposizione di allontanarsi dalle proprie abitazioni e abbiamo pensato di dare conforto così».

Riposo e ristoro, dunque, come accadeva tanto tempo fa e con l’aiuto dei parrocchiani: «Tutti si sono immediatamente messi a disposizione per qualsiasi cosa - prosegue padre Gulotta -, ovviamente si intende per beni di prima necessità ma saremo pronti a poterci occupare di tutti. Chi porterà acqua, chi del cibo. Tutto ciò che possa servire ai bisognosi». Le fiamme corrono ancora lungo le campagne: «Sembrano domate ma le fiamme sono alte - sottolinea il parroco - non bisogna abbassare la guardia». E lancia un appello: «Quello che sta succedendo in queste ore è mostruoso. Mi rivolgo direttamente alle persone, cominciate ad essere più ragguardevoli nei confronti della natura». E poi si scaglia contro l’omertà: «Chi sa - dice - deve denunciare. Bisogna tirare fuori la voce è raccontare e denunciare i delitti contro la natura e contro l’uomo».

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