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Palermo, rotta la catena per l'accesso alla spiaggia. La circoscrizione: «Romagnolo non è terra di nessuno»

Qualche giorno fa il Comune ha fatto ripulire l'arenile

È durata meno di 24 ore la catena che il presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico, aveva messo in un varco che in tanti utilizzano per accedere con l'auto e altri mezzi nella spiaggia di Romagnolo. Ignoti durante la notte hanno forzato il catenaccio e sono entrati con la macchina nel primo tratto dell'arenile. Si tratta di un passaggio che viene utilizzato talvolta dai mezzi comunali per ripulire quel tratto di costa ma l'accesso ad altri veicoli, se non autorizzati, è vietato. Ció nonostante nel weekend diventa un parcheggio e spesso, durante la notte, area per campeggiatori. I residenti raccontano di serate barbecue o di indianate sotto le stelle che riempiono il passaggio di rifiuti e bottiglie.

La seconda circoscrizione sta cercando in tutti i modi di contrastare il degrado della costa sud. Una battaglia che a volte si trasforma in una lotta contro i mulini a vento. Pochi giorni fa il Comune ha effettuato la pulizia ordinaria dell'arenile e il presidente Giuseppe Federico, per evitare nuove incursioni di incivili che degradano il paesaggio, aveva provveduto a sue spese ad interdire il varco per le auto con una catena:

"Stanotte - racconta - alcuni soggetti hanno forzato il catenaccio. Mi hanno inviato un video in cui si vedono alcune persone che armeggiano sulla catena. Stamattina, infatti, il varco era libero e come tutti i fine settimana la spiaggia si è riempita di macchine e motorini. Ci sentiamo abbandonati - commenta Federico -. Il comandante dei vigili mi ha detto che non hanno abbastanza mezzi e che devono garantire il servizio a Mondello. Per le istituzioni siamo da serie C ma non mi fermo, perché Romagnolo non deve essere e non è terra di nessuno".

Un mare sul quale vige un divieto di balneazione per via degli scarichi, spesso abusivi, che inquinano l'acqua. Tanti progetti in passato che sono stati disattesi e altri, recenti, che prevedono la bonifica, grazie ad opere di ingegno, di una costa che diversi decenni fa era considerata un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare e del sole. Quest'ultimo per fortuna nessuno può toglierlo, ma l'utilizzo come solarium dell'arenile di Romagnolo è al momento ostacolato dagli incivili che rendono la spiaggia una vera e propria discarica. Anche il vecchio pontile in legno, che doveva rappresentare un'attrazione, è oggi abbandonato al degrado e più volte è stato dato alle fiamme.

"È stato dato in concessione a dei privati - spiega il presidente della seconda circoscrizione - ma tutto si è fermato nel periodo del covid. A quanto pare - conclude - c’è una diatriba tra il privato e il concessionario (regione) per un parcheggio che non è stato autorizzato".

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