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Palermo, il figlio di Di Ferro si scaglia contro il padre: «Queste cose mi fanno schifo»

«Tu ti definisci intelligente e poi fai delle cose stupide», dice al ristoratore finito ai domiciliari per spaccio di cocaina. Il colloquio finisce nelle carte dell'inchiesta

Mario Di Ferro, gestore del ristorante Villa Zito,accusato nel provvedimento di aver procurato e ceduto cocaina,tra gli altri, all'ex presidente dell'Ars Gianfranco Miccichèche però non è indagato, Palermo, 29 Giugno 2023. FACEBOOK/MARIO DI FERRO+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++NPK+++

«Ascolta a me, non devi parlare tu. Io ti sto dicendo che ’ste cose lo sai quanto mi fanno schifo e solo tu sei così cog... da poter fare un favore a della gente ancora più merda di non so che cosa, perché ovviamente i politici sono la merda per eccellenza (...). Perchè è una grandissima caz... questa». Sono accorate e rabbiose le parole intercettate rivolte dal figlio allo chef dei vip, Mario Di Ferro, arrestato con l’accusa di aver ceduto cocaina a esponenti della cosiddetta «Palermo bene».

«Cioè tu ti definisci intelligente furbo e poi - prosegue lo sfogo amaro finito nel provvedimento del gip - fai delle cose così stupide come questa e non solo». E continua con parole pesanti nei confronti di chi lo mette nei guai. Mario Di Ferro, sottolinea il giudice, alternando risposte alle continue accuse, «non riusciva a contenere la soddisfazione per il recente esito positivo della vicenda d ammetteva di sentirsi al servizio delle persone che agevolava con le cessioni: “Sono nato per servire, mi hanno liberato? Poi ci sarà il processo e non farò neanche un giorno di galera, non farò».

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