
Ha rimproverato due ragazzini di 12 anni che stavano danneggiando alcuni cartelli stradali. In tutta risposta i due minorenni l’hanno fatta cadere a terra, procurandole la frattura del femore. Vittima dell’aggressione, avvenuta ieri in via Roma a Palermo, è una settantenne.
La donna era in compagnia della figlia quando ha notato i due ragazzini che stavano tentando di danneggiare un segnale stradale. La 70enne li ha redarguiti, suscitando la reazione violenta dei due minorenni.
La donna è stata soccorsa da personale del 118 e portata all’ospedale Villa Sofia dove i medici le hanno diagnosticato la frattura del femore. Domani sarà trasferita in una clinica per essere sottoposta a un intervento chirurgico.
«L’escalation di episodi di violenza che si verificano nel cuore della città di Palermo ci preoccupa, non c è dubbio che sia necessaria una maggiore vigilanza con la presenza di telecamere nelle strade più frequentate, ma serve anche la presenza dello Stato e una grande rete sociale e culturale che, a partire dalle scuole, sappia diffondere fra i nostri giovani la cultura del rispetto», afferma Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani. «Siamo vicini alla signora vittima dell’aggressione - aggiunge La Piana - per avere rimproverato due ragazzini intenti a danneggiare una segnaletica stradale e le auguriamo una pronta guarigione».
Secondo il segretario generale Cisl Palermo-Trapani, «la microcriminalità sembra imperare nel centro storico fra vetrine vandalizzate e continui furti ai commercianti, la movida è a volte fonte di agitazione di animi, che porta a risse davanti ai locali. Serve dunque attivare nelle circoscrizioni attività ludico-ricreative e di supporto psico pedagogico come qualche tempo fa avveniva quando con i fondi della legge 285, si poteva garantire un intervento strutturato con il supporto significativo del privato sociale».
La Piana conclude così: «Comprendiamo quanto sia complessa una grande città come Palermo, ma serve uno sforzo da parte di tutti per affiancare i nostri giovani nel percorso di formazione di una coscienza civile che si basi sul rispetto dell’altro e della cosa pubblica, forze dell’ordine, istituzioni, mondo delle associazioni, che non devono mai lasciare soli quei ragazzi che, cresciuti spesso in quartieri difficili, vedono purtroppo nella violenza l’unica via per farsi strada».
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