Furto con scasso nel fine settimana all'interno dell'edificio 18 dell'università di Palermo. Ignoti si sono introdotti all'interno del dipartimento di fisica e chimica forzando una porta laterale e sono scesi in un locale scantinato in cui si trovano i distributori automatici di caffè, bibite e snack. I ladri hanno rotto i vetri delle macchine, hanno scardinato la parte metallica e hanno portato via le monete che erano contenute all'interno delle casse dei distributori. Stamani, all'apertura dell'ateneo, i dipendenti si sono accorti dello scasso e hanno chiamato i carabinieri. Su uno dei maniglioni della porta antipanico dalla quale i malviventi sono entrati ed usciti, sono state trovate tracce di sangue, segno che uno di loro si è ferito mentre distruggeva una delle macchinette. I carabinieri hanno eseguito i rilievi e hanno richiesto le immagini dell'impianto di videosorveglianza.
"E' necessario avere una tipologia di telecamere collegate ad un sistema di allarme che consenta un intervento rapido - dichiara Massimo Palma, direttore del dipartimento di fisica e chimica dell'università di Palermo -. Abbiamo telecamere sia in via Archirafi sia in viale delle Scienze, però una cosa è avere un sistema di videosorveglianza, un'altra è avere un sistema di sicurezza integrato che alla presenza di un'anomalia possa allertare immediatamente i vigilantes. Si sta andando in questa direzione - prosegue il direttore - perché il nostro servizio informatico di ateneo ha intercettato un finanziamento di circa 5 milioni di euro, attraverso l'intermediazione della Regione, che prevede l'istallazione di diverse centinaia di videocamere intelligenti, integrate con quelle che ci sono, che videoregistrano e nel contempo segnalano movimenti anomali. Ad esempio, dovrebbe esserci un sistema di intelligenza artificiale che se nota che di solito nel fine settimana non c'è mai nessuno, e si accorge di una presenza, automaticamente segnala l'anomalia. Una prima fase del progetto va realizzata entro il 31 dicembre 2023. Ci sono dei problemi di microcriminalità, purtroppo, fastidiosi - continua Palma -. L'ateneo se n'è reso conto e si sta attivando per risolvere la criticità. Il problema del furto ai distributori non sono i 50-100 euro rubati. Le macchinette sono state distrutte. E quelle hanno un costo non irrilevante".
Non è l'unico episodio di questo tipo avvenuto all'università di Palermo. Circa un mese fa, in un dipartimento di via Archirafi malviventi si sono introdotti all'interno della struttura e hanno distrutto e derubato altri distributori automatici. Anche lì è previsto l'ampliamento e il miglioramento del sistema di videosorveglianza, ma la zona esterna al campus universitario necessita di una riqualificazione: "Il Comune è a conoscenza del fatto che vada fatta una riqualificazione. So che ha dei progetti - conclude il direttore - ma non conosco la scala dei tempi".
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