Palermo

Domenica 08 Settembre 2024

Il poliziotto accerchiato e aggredito a Borgo Vecchio. Il sindacato: «Gli hanno stritolato un braccio, puniteli»

Polizia al Borgo Vecchio (foto archivio)

«Volevano rubargli la pistola e ucciderlo, iniziamo ad indignarci anche per la violenza contro la polizia». A tenere viva l'attenzione sul grave fatto di violenza avvenuto quattro giorni fa nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo, è Marco Pitti, segretario provinciale del sindacato di polizia Les (Libertà e sicurezza). «Un collega è stato massacrato da una calca di persone che volevano impedire l'arresto di un pregiudicato straniero - ricorda Pitti -. Il collega, che ha ricevuto 40 giorni di prognosi, è stato buttato per terra, colpito con un cestino dei rifiuti, gli hanno stritolato un braccio e tentato di spezzare le dita di una mano, è stato preso a pugni in faccia e infine hanno anche tentato di sottrargli la pistola per ucciderlo. È vivo per miracolo grazie al nuovo cinturone in dotazione alla polizia che ha scongiurato un nuovo caso Trieste». I fatti risalgono alla notte tra il 5 e 6 giugno scorsi, quando gli agenti che si trovavano di pattuglia in via Quintino Sella, intorno alle 2 hanno notato due persone a bordo di uno scooter. Alla vista della polizia, i due hanno cambiato repentinamente direzione di marcia dandosi alla fuga. Ne è nato un inseguimento tra le strade del Borgo vecchio, fino in largo Edoardo Alfano, nel cuore dell'antico quartiere di Palermo, dove il fuggitivo è stato bloccato a terra da un agente. Mentre il poliziotto si apprestava ad ammanettarlo, veniva però circondato e aggredito da una quarantina di persone. Calci, pugni, spintoni, torture, minacce e perfino il tentativo di rubargli la pistola in dotazione alle forze dell'ordine: violenza che ha consentito al fermato di fuggire via. «La violenza nei confronti della polizia, anche se non fa notizia, - afferma Marco Pitti - possiamo assicurare che è arrivata a livelli inaccettabili. Coloro che hanno aggredito il collega sono per lo più pregiudicati. Bene ha fatto il questore a predisporre controlli ad alto impatto. Ci auguriamo sia solo l'inizio di un percorso di recupero per la comunità. A seguito di questi fatti gravissimi - continua il sindacalista - ci appelliamo al capo della polizia Vittorio Pisani affinché venga qui a Palermo a portare il messaggio che chi usa violenza contro un poliziotto non può farla franca. Stesso appello - conclude Pitti - lo rivolgiamo ai magistrati: punite i colpevoli, chi colpisce un poliziotto, colpisce lo Stato».

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