Palermo, il collaboratore di giustizia Geraci: «Mi hanno tolto la protezione»
Il collaboratore di giustizia palermitano Alfredo Geraci spiega la sua scelta di non parlare più ai processi, dice di sentirsi abbandonato dallo Stato e di non godere più della protezione. «Ci hanno abbandonato, io, mia moglie e i nostri tre figli viviamo in condizioni di grande indigenza e di paura, perché potremmo essere facili bersagli di quanti si vogliono vendicare per le dichiarazioni che ho reso. Non abbiamo soldi e hanno bloccato anche la pensione che spetta alla mia bambina malata». Un servizio sul Giornale di Sicilia in edicola