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Palermo, allagamenti a Mondello: il Comune condannato a risarcire la proprietaria di una villa

I fatti risalgono all'agosto del 2018. L'abitazione fu inondata: una coppia di inquilini fu costretta a scappare con il figlio di appena pochi giorni di vita

Allagamenti a Mondello (foto Fucarini scattata lunedì 15 maggio 2023)

Il giudice Davide Romeo, del Tribunale di Palermo, ha condannato il Comune di Palermo al pagamento di oltre 50 mila euro di danni, oltre a circa 15 mila euro di spese legali alla proprietaria di una villa di Mondello danneggiata dagli allagamenti, frequenti nella borgata marinara della città, come si è verificato anche lo scorso lunedì (15 maggio). Ne dà notizia lo studio Palmigiano. L’ordinanza è stata comunicata lo scorso 12 aprile.

La vicenda risale ad agosto 2018, quando la villa di una signora palermitana subì «enormi danni a causa delle precipitazioni: l’acqua - si legge in una nota dello studio legale - invase tutte le strade intorno all’abitazione fino a raggiungere l’interno della casa, costringendo a scappare una coppia di inquilini che vi abitavano assieme al figlio di appena pochi giorni di vita». Essendo divenuta la villa del tutto inabitabile, ed essendo andati distrutti quasi tutti gli arredi, l’inquilino pose fine al contratto di locazione, la cui durata era di cinque anni.

La proprietà ha fatto quindi ricorso al presidente del Tribunale di Palermo e, assistita da Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale, dello studio legale Palmigiano e Associati, ha nominato un consulente d’ufficio che potesse accertare i danni prodotti dall'allagamento. I periti rilevarono quanto è del resto già noto, ovvero «l’insufficiente capacità di smaltimento delle acque per tramite della rete di canalizzazione delle acque del Comune».

Nel 2021 è iniziata una causa per il risarcimento dei danni, sempre con l’assistenza di Palmigiano e Associati, con una richiesta di risarcimento di oltre 50 mila euro. Infatti, oltre ai danni all’immobile, agli arredi ed agli elettrodomestici, c’erano le somme che la proprietaria aveva dovuto corrispondere anche all’affittuario per i suoi mobili andati in rovina e gli interventi fatti per scongiurare nuovi allagamenti, visto che il Comune non si era attivato. La proprietaria, di fronte al fatto che il Comune di Palermo non avesse mai provveduto a realizzare alcun intervento per evitare il verificarsi nuovamente della situazione, dopo gli allagamenti dell’agosto 2018, decise di effettuare - a proprie spese - dei lavori consistenti nell’installazione di nuovi sistemi di accumulo delle acque meteoriche, con 2 pompe sommerse in grado di convogliare l’acqua all’esterno della villa. Tale intervento ha consentito di far fronte, temporaneamente, ai successivi temporali, perché permette di portare l’acqua fuori dalla villa evitando l’allagamento interno. Ma è rimasto il problema del sottodimensionamento della fognatura comunale.

«Auspico che il caso serva da monito per una programmazione delle opere fognarie necessarie affinché vicende simili non si verifichino ancora, con costi altissimi per tutti noi cittadini», afferma Alessandro Palmigiano, managing partner di Palmigiano e Associati.

 

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