
E’ stata firmata nei giorni scorsi una convenzione tra l’Ente Parco delle Madonie e l’Ente Nazionale Guardie Ambientali - Comando Italia per coadiuvare l’Ente nelle funzioni di vigilanza sul territorio e il controllo delle infrazioni commesse in violazione al Testo Unico Ambientale. La convenzione è stata siglata dal Commissario straordinario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone e dal Comandante Nazionale delle Guardie Ambientali C.I. Ente di Vigilanza Zoofila e Ambientale Gen. Corpo di Armata Roberto Valentino. I servizi, che saranno svolti dai volontari Gaci, sono destinati alla tutela e alla protezione dell’ambiente e della fauna selvatica nel Parco delle Madonie. «Nel dettaglio - spiega il Commissario dell’Ente, Caltagirone - l’accordo prevede l’impiego delle Guardie Ambientali in attività di monitoraggio, controllo e prevenzione, iniziative di educazione ambientale e attività di valorizzazione in aree di elevato pregio naturalistico, artistico nonchè di interesse storico e culturale».
Nell’ambito della protezione civile, l’Ente Nazionale Guardie Ambientali -Comando Italia, collaborerà nelle opere di soccorso in caso di calamità e di emergenze di carattere ecologico, segnalando alle autorità competenti e all’Ente Parco, gli eventuali inquinamenti o condizioni di rischio ambientali. Per il Commissario straordinario dell’Ente, l’accordo rappresenta «una ulteriore condizione di apertura sul territorio e una grande opportunità, perchè permetterà di ampliare la funzione di vigilanza in raccordo alle autorità competenti e verificare la corretta applicazione delle norme in materia di protezione della fauna selvatica e sul rispetto dell’ambiente. Saranno, così, effettuati i controlli su eventuali abusi edilizi o su violazioni commesse in ordine al vincolo edilizio e paesaggistico, ivi comprese le attività di prevenzione per reprimere gli incendi boschivi durante la stagione estiva».
«Con questa convenzione - ha affermato il Capo Distaccamento Gaci di Petralia Sottana, Sottotenente Mario Casserà - daremo nuovo impulso e forza all’attività di contrasto a quei fenomeni che possano ledere il nostro territorio. Un importante servizio che negli anni a seguire, con l’apertura di una rete capillare di distaccamenti, dislocati nei 15 comuni del Parco, contiamo di estendere fattivamente all’intera area protetta. I quasi 40 mila ettari di territorio ci impongono di arruolare nuovi volontari. Il GACI sarà ben lieto di accoglierli».
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