Piano piano si sta delineando, al momento solo sulla carta, una prospettiva di decenza per la via Tiro a segno, strada tanto cara a Fratel Biagio che quasi ogni giorno, prima della malattia, la percorreva per passare dalla Missione di via Decollati a quella di via Archirafi. Una parte della strada sarà intitolata a Biagio Conte. L'assessore Carta ha annunciato che in tempi brevi verrà abbattuto l'eco mostro, una struttura lasciata incompiuta più di trent'anni fa a causa di un sequestro, che è diventata una nota stonata all'interno della seconda circoscrizione:
"Era scandaloso che il Comune non avesse un tecnico per l'abbattimento della struttura - dichiara Giuseppe Federico, presidente della seconda circoscrizione -. Naturalmente averlo nominato non significa che domani si provvederà all'abbattimento, ma le parole dell'assessore Carta, che ha scritto che il lavoro lo vuole fare in house con il Coime, fanno ben sperare. Si presume che una volta fatto il progetto si dovrebbe partire subito con la demolizione".
“L’individuazione di un Rup (Responsabile unico del procedimento) - spiega la consigliera comunale Teresa Leto - segna un'importante svolta nel processo di abbattimento dell’ecomostro, intervento che i cittadini aspettano da oltre trent’anni e che in soli otto mesi di amministrazione Lagalla si sta concretizzando. Adesso si procederà alla bonifica dell’area - continua Leto - e alla realizzazione del progetto di demolizione di questo vergognoso manufatto che degrada e penalizza i residenti e le attività che sorgono sull’intera via”.
L'ecomostro non è l'unico neo di via Tiro a segno. Alle spalle di esso, al civico 60, c'è infatti una palazzina priva di fognatura. Ad ogni pioggia i residenti hanno grandi difficoltà a raggiungere gli scantinati dove il Comune anni fa ha provveduto ad installare delle pompe idrovore che però spesso si guastano, soprattutto in presenza di abbondanti piogge: "Sono in atto - spiega la consigliera comunale di Fratelli d'Italia - costanti interlocuzioni tra l’amministrazione e Amap per la realizzazione di un nuovo impianto fognario che risolverà in maniera definitiva la fuoriuscita di liquami. È dovere delle Istituzioni e di noi che le rappresentiamo ridare decoro e dignità alla via tiro a segno e ai cittadini che vi risiedono da troppo tempo abbandonati a se stessi, il mio impegno procederà su questa direzione proprio come avrebbe voluto il nostro caro Fratel Biagio e a cui, di comune accordo con la Missione, abbiamo voluto dedicare una parte significativa di questa via".
E proprio sull'intitolazione di un tratto di via Tiro a segno al missionario laico Biagio Conte, in queste ore sui social sta venendo fuori qualche polemica. Sono tanti infatti che avrebbero voluto che tutta la via, e non solo un pezzo, portasse il nome dell'amato Biagio. In effetti la prima mozione portata avanti dalla prima firmataria, la consigliera di Fratelli d'Italia Teresa Leto, fu quella di intitolare l'intera via al missionario. Proposta che fu poi modificata per l'importanza storica di via Tiro a segno, legata anche alla storia della famiglia Florio.
"Non credo sia questo il problema. Sia tutta o un tratto, cosa cambia? - spiega Federico -. Alla proposta iniziale un gruppo politico portò all'attenzione del consiglio comunale l'importanza storica della strada. Per questo si optò per l'intitolazione di un solo tratto, quello adiacente alla Missione".
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