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Raid nella stanza del procuratore per i minori di Palermo, l'Anm: più sicurezza

Claudia Caramanna, procuratrice per i minorenni di Palermo

Scatta l’allarme dopo il raid nella stanza, messa a soqquadro, del procuratore per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna. Un nuovo segnale inquietante dopo le minacce dello scorso settembre rispetto al quale esprime solidarietà il sindaco Roberto Lagalla: «Saranno gli inquirenti a stabilire se la violazione del suo ufficio sia stata il risultato di un atto vandalico o di intimidazione, ma è innegabile la gravità di quanto avvenuto. Ancora una volta il tentativo è evidentemente quello di ostacolare l’operato di chi con grande professionalità e determinazione tenta di contrastare il complesso fenomeno della devianza minorile, ancora molto presente nel nostro territorio, per offrire ai giovani l’opportunità di uno stile di vita sano e all’insegna della legalità. Ringrazio la procuratrice, i suoi collaboratori e tutti i dipendenti del Tribunale dei minori, a nome mio e dell’amministrazione comunale che rappresento, per l’impegno che ogni giorno rinnovano nel prezioso lavoro svolto per questa comunità».

L’Anm esprime «piena vicinanza» alla procuratrice Caramanna, «vittima in questi mesi di episodi di chiara matrice intimidatoria». In un documento, la Giunta del sindacato delle toghe, «con la certezza che la collega non si lascerà condizionare da queste vili azioni e che continuerà ad esercitare con serenità e determinazione la sua funzione a tutela dei cittadini», auspica che «sia adottata ogni cautela per la sua sicurezza personale e che sia costante la vigilanza delle Istituzioni per prevenire azioni ritorsive soprattutto nei confronti di magistrati impegnati ad amministrare la giustizia in territori storicamente oppressi dalla criminalità organizzata».

«Massima vicinanza» del Csm è stata espressa, durante la riunione del plenum di questa mattina, dal vicepresidente di Palazzo dei Marescialli Fabio Pinelli, a nome dell’intero Consiglio.

Solidarietà anche dal presidente della Regione , Renato Schifani: «Al procuratore Claudia Caramanna, bersaglio di reiterate minacce, va la mia piena solidarietà. Alla magistratura e alle forze di polizia il compito di fare luce sui fatti». «Sono certo - aggiunge Schifani - che il segnale intimidatorio non fermerà l'impegno quotidiano della dottoressa Caramanna, magistrato che si occupa anche di minori che sono figli di appartenenti alla criminalità organizzata. Al procuratore, la cui professionalità e capacità sono ampiamente riconosciute, rinnovo i sentimenti di stima».

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