
Il tasso d’interesse globale, cioè quello che comunemente viene definito Taeg, applicato sul contratto di prestito personale era troppo oneroso tanto da superare la soglia dell’usura. Per questo motivo il Tribunale civile ha revocato il decreto ingiuntivo emesso a carico del debitore e del suo garante e ha disposto il ricalcolo dell’importo da versare accertando non solo che la banca non era creditrice ma addirittura che doveva restituire 560,67 euro. Una sentenza di grande interesse quella emessa nei giorni scorsi dalla terza sezione civile del Tribunale, davanti al giudice Adriana Pandolfo, che ha accolto l’opposizione dell’avvocato Giuseppe Geraci all’esecuzione di un decreto ingiuntivo di 7.927 euro richiesto - sempre tramite il Tribunale - da una banca specializzata nel settore della gestione e del recupero dei crediti, subentrata a una finanziaria che inizialmente aveva erogato la somma di 22 mila euro ai due clienti.
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