
La polizia ha sventato a Palermo un tentativo di estorsione andato in scena nel cuore del Borgo Vecchio con il classico strumento del «cavallo di ritorno». Con l'accusa di tentata estorsione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, è stato arrestato un ventenne palermitano.
Un giovane frequentatore dei luoghi della movida in via Spinuzza aveva subito poco prima il furto della sua auto, una Fiat 500. Il ragazzo, su «consiglio» di alcuni giovani, si è recato al Borgo Vecchio dove gli è stata prospettata la restituzione del mezzo previo pagamento di una somma di denaro. Gli interlocutori, promettendo ulteriori informazioni circa le modalità di riconsegna, hanno chiesto e ottenuto il numero di telefono. Il malcapitato ha così deciso di rivolgersi alla polizia, fingendo di aderire alla richiesta e così, guidato dagli agenti, contattato dagli estorsori ha concordato luogo e modalità di consegna del denaro richiesto, 700 euro. La vittima si è presentata, «scortata» a vista dai poliziotti, davanti a due giovani che però, all’arrivo degli agenti, sono fuggiti.
Uno dei due, dopo alcune centinaia di metri, è stato raggiunto e bloccato dopo avere inscenato una resistenza. Contestualmente, altri equipaggi hanno pattugliato le zone limitrofe ritrovando la Fiat 500 parcheggiata in via Alessandro Volta e restituita al legittimo proprietario. L’estortore è stato arrestato. Indagini sono in corso per risalire all’identità del complice.
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