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Palermo: sequestri e denunce in tre locali, piazza Rivoluzione e vie Sella e Lanza di Scalea

Polizia municipale nei luoghi della movida (foto d'archivio)

Gli agenti della polizia municipale e i militari della guardia di finanza hanno chiuso una discoteca abusiva in via Lanza di Scalea, a Palermo, e sanzionato altri due pub, sempre a Palermo, uno in piazza Rivoluzione, l’altro in via Quintino Sella. I controlli sono scattati nel fine settimana.

Piazza Rivoluzione

In piazza Rivoluzione il titolare aveva aperto una nuova attività accanto al suo vecchio locale già sequestrato. Sono scattate denunce penali e sanzioni amministrative per 3.500 euro. L'intervento è stato effettuato su segnalazione della centrale operativa per violazione dei sigilli. Il titolare del pub aveva aperto il magazzino accanto al locale sequestrato, con una Scia attivata in giornata stessa e con la medesima denominazione d'insegna. Inoltre, con le stesse attrezzature del locale chiuso aveva occupato l'intera porzione di sede stradale davanti all'attività. Alcuni arredi erano stati sistemati addirittura sopra l'antica statua del Genio, deturpandola. Gli agenti hanno, inoltre, richiesto l'intervento di una pattuglia della guardia di finanza poiché il titolare stava utilizzando il misuratore fiscale del locale sequestrato.

Dal controllo visivo, formale e documentale dell'attività, sono emerse numerose violazioni amministrative e penali. Mancava ogni titolo autorizzativo fiscale e l'occupazione di suolo pubblico era interamente abusiva. La polizia municipali ha segnalato i seguenti reati: l'occupazione arbitraria di una consistente porzione di suolo pubblico (circa 80 metri quadri) al fine di trarne profitto, con numerosi arredi e attrezzature a servizio dell'attività (art. 633 C.p. e art. 639 bis C.p.); la deturpazione di cose di interesse storico e artistico (art. 639 C.p.), il danneggiamento aggravato (art. 635 C.p.).

Via Quintino Sella

Denunciato a multato per duemila euro anche il gestore del pub di via Quintino Sella. Qui l'intervento è stato richiesto con un esposto dai residenti, esasperati dal caos provocato dalla movida. I vigili urbani, al momento del sopralluogo, hanno trovato in corso un evento musicale con emissioni sonore e diffusione amplificata a porte aperte, oltre l'orario consentito, con la presenza di numerosi avventori. Era stata occupata, con numerosi arredi e attrezzature a servizio dell'attività, l'intera porzione di marciapiede e parte della sede stradale, davanti all'attività, costringendo i pedoni a deviare sulla strada.

Dal controllo visivo, formale e documentale anche in questo caso sono emerse numerose violazioni amministrative e penali. L'occupazione di suolo pubblico (50 metri quadri) era interamente abusiva e così anche in questo caso è stato segnalato il reato. Segnalato anche il reato di danneggiamento del marciapiede comunale (art. 635 C.p.,). Contestata anche la presenza di una tenda solare senza la prescritta autorizzazione. Disposto il sequestro amministrativo cautelare, con apposizione di sigilli, di apparecchiature elettroacustiche musicali, diffusori audio, consolle e mixer. Successivamente, con ordinanza del Suap (sportello unico attività produttive), sarà applicata la sanzione accessoria della chiusura coatta di giorni 5 dell'attività. Immediata l'interruzione dell'evento abusivo di intrattenimento musicale.

Ma non basta. La polizia municipale rende noto anche che, nel corso del controllo, il titolare del locale ha mantenuto nei confronti degli agenti un atteggiamento definito «apertamente aggressivo, ostile, poco collaborativo e riottoso» e che ha pronunciato nei loro confronti «frasi al limite dell'oltraggio, tentando con continue provocazioni di compromettere il buon esito dei controlli».

Via Lanza di Scalea

Infine, in via Lanza di Scalea è stata sequestrata una discoteca abusiva. Ai proprietari sono state comminate sanzioni per 900 euro. Al momento del controllo era in corso una serata danzante abusiva con un cospicuo numero di frequentatori. L'attività era priva del necessario nulla osta di agibilità rilasciato dalla Commissione comunale di vigilanza sui luoghi di pubblico spettacolo danzanti. Inoltre, era sprovvista della prescritta licenza del questore e di idonea documentazione relativa alla prevenzione incendi. Mancavano, infine, i requisiti della sorvegliabilitá e conformità di locali destinati ad attività di pubblico spettacolo danzanti, la prescritta Scia per la somministrazione di alimenti e bevande e la Scia sanitaria.

I vigili, visti gli evidenti gravi pericoli per l'incolumità pubblica a cui erano esposti i numerosi frequentatori presenti all'interno dell'esercizio abusivo, a tutela degli stessi, hanno interrotto immediatamente la serata, facendo defluire lentamente verso l'esterno tutto il pubblico. La polizia municipale ha contattato il pm di turno, il quale, informato sullo stato dei luoghi e sulle operazioni condotte, ha disposto di procedere al sequestro penale preventivo dell'intera attività, con apposizione di sigilli, nonché dell'impianto elettroacustico di amplificazione e diffusione sonora, in quanto costituenti corpi di reato e cose pertinenti al reato.

Segnalate numerose ipotesi di reato: art. 681 C.p., perché si apriva e teneva aperto un luogo di pubblico spettacolo, senza avere osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela dell'incolumità pubblica; art. 666 C.p., perché si organizzavano intrattenimenti di pubblico spettacolo, senza la prescritta licenza del questore; artt. 16 e 20 D.Lgs. 139/06, perché si apriva al pubblico un'attività di pubblico spettacolo, priva del certificato prevenzione incendi; artt. 221 e 153 Tulps e violazione del Decreto Ministeriale 564/92, per mancato rispetto dei criteri e requisiti di sorvegliabilitá in un locale di pubblico spettacolo; artt. 16 e 17 TULPS, perché non veniva consentito agli ufficiali e agli agenti l'accesso ai locali dell'attività abusiva.

 

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