«L’ennesimo increscioso episodio di aggressione al nostro personale viaggiante». Queste le parole di Domenico Caminiti, direttore generale dell’Amat, azienda partecipata che si occupa del servizio di pubblico trasporto a Palermo, sull’ultimo episodio di violenza accaduto a bordo di una vettura della linea 101.
Da tre settimane sulle linee degli autobus e del tram sono presenti 30 nuovi controllori, che fino a questo momento avevano sortito un impatto più che positivo: nei primi 10 giorni sono stati oltre sei mila i biglietti staccati a bordo - maggiorati di 40 centesimi, dunque 1,80 euro anziché 1,40 - per un totale di oltre 11 mila euro. Un'iniziativa che ha trovato il plauso dei fruitori dei mezzi pubblici abbonati o con quotidiano regolare biglietto stanchi di essere in minoranza rispetto ai portoghesi.
Gli effetti positivi, però, si sono visti anche sotto il profilo di una maggiore sensazione di sicurezza riscontrata nelle persone: nei gruppi social, per esempio, viene condivisa l’importanza di avere sul mezzo pubblico una presenza costante come il controllore, che riduca sia la presenza dei furbetti, sia le aggressioni subite dagli operatori Amat. E, in effetti, le notizie di violenze è vandalismo a bordo dei mezzi Amat si sono quasi azzerate.
Quasi. Perché un altro episodio si è verificato nei giorni scorsi, quando un autista è stato vittima di schiaffi e sputi. La strada intrapresa da Amat, parte del nuovo piano di risanamento presentato dall’azienda all’amministrazione comunale, però, è quella giusta: «Recentemente, abbiamo potenziato i servizi di verifica e a bordo - sottolinea Caminiti - anche salvaguardia dei passeggeri e del personale Amat. Questa azione di prevenzione e tutela della loro incolumità proseguirà sempre al fianco delle forze dell’ordine, che ringraziamo per il loro pronto intervento, che evita spesso peggiori conseguenze».
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