
Era stata esclusa dal concorso per carabinieri perché nel 2019 aveva subito un intervento di asportazione di un melanoma dalla gamba. Un intervento perfettamente riuscito che l’aveva guarita, ma i giudici del Tar Lazio hanno accolto il ricorso di una palermitana: «Vista la documentazione sanitaria prodotta dalla candidata - scrivono i giudici nella sentenza - dai quali si evince che, allo stato, non è affetta da alcuna neoplasia».
La giovane aveva presentato domanda per essere ammessa al 12° corso triennale di 696 allievi marescialli del ruolo ispettori dell’Arma dei carabinieri. Dopo aver superato la prova preliminare, le prove di efficienza e quella scritta, il 6 settembre 2022 è stata giudicata non idonea agli accertamenti psico-fisici perché «è stata riscontrata affetta da pregresso melanoma alla gamba». Assistita dall’avvocato Gabriele Licata è riuscita a ottenere la revoca dell’esclusione dal concorso.
«L’articolo 582 e la direttiva tecnica non prevedono, tra le cause di non idoneità, i pregressi melanomi - spiega l’avvocato - Come confermato dal medico legale, le norme in questione includono solamente i tumori maligni che vengano riscontrati nel momento dell’accertamento e non anche quelli non più esistenti».
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