Un altro operaio è morto sul lavoro a Palermo. L'incidente, a pochi giorni da quello che è costato la vita in un cantiere in via Libertà al falegname Michele Pisciotta, è accaduto al cantiere navale. Angelo Salamone di 61 anni lavorava per una ditta dell'indotto dello stabilimento cantieristico di Palermo. È stato schiacciato dal basamento di una pompa usata per le riparazioni navali. Indagini della polizia sono in corso. Angelo Salamone lavorava per l’azienda Doro Maris, una società che opera nel campo delle riparazioni e nuove costruzioni navali. Dopo l'incidente, è stato subito soccorso dal personale in servizio in cantiere e dal personale sanitario. Inizialmente, spiegano dall’azienda, le condizioni non sembravano così drammatiche. L’uomo parlava ed è stato sempre vigile. In ospedale ha avuto un arresto cardiaco. I medici hanno cercato di fare il possibile per rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. «Fincantieri, in relazione all’infortunio occorso oggi nello stabilimento di Palermo - dicono dall'azienda - esprime vicinanza alla famiglia e ai colleghi del lavoratore». Per Fincantieri «salute e sicurezza sul lavoro costituiscono valori imprescindibili per il Gruppo e strategici per lo sviluppo sostenibile dell’azienda, che conferma la propria volontà di continuare ad investire per la formazione e in ambito tecnico-organizzativo con il coinvolgimento di tutte le persone impegnate quotidianamente nei suoi siti produttivi, con il comune obiettivo di conseguire continui miglioramenti a fronte di quanto già ad oggi consolidato».