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Morta per eccesso di chemio a Palermo: medici condannati anche in appello a risarcire

Valeria Lembo, la vittima

La Corte dei Conti ha confermato, anche nel giudizio di appello, le condanne a risarcire il danno erariale collegato alla tragica fine di Valeria Lembo: la giovane mamma morì all’età di 34 anni, dopo un’agonia durata tre settimane, nel periodo delle feste natalizie del 2011, per una dose killer di un farmaco chemioterapico, somministratole al Policlinico di Palermo.

Un errore inconcepibile e fatale, la dose fu dieci volte quella che le doveva essere data, 90 unità anzichè 9. Dopo le condanne penali, il giudizio contabile, perchè l’azienda sanitaria Paolo Giaccone ha chiesto e ottenuto ai medici colpevoli di rifondere il danno e le somme versate ai familiari della vittima, che aveva un bambino piccolissimo quando morì. La conferma delle condanne erariali costringerà l’ex primario Sergio Palmeri a risarcire le cliniche universitarie con 875 mila euro, l’oncologa Laura Di Noto e l’allora specializzando Alberto Bongiovanni 318 mila euro ciascuno. Ribadita l’estraneità delle infermiere Elena Demma e Clotilde Guarnaccia. Ai familiari della Lembo furono versati circa due milioni di euro.

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