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Violenze sulle donne, i sindacati: in Sicilia 7 femminicidi nel 2022

Sit-in, incontri e poesie per dire no agli abusi: ecco il calendario delle iniziative di venerdì 25

La mostra dell'artista messicana Elina Chauvet, 'Zapatos Rojos' (Scarpe rosse) in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

«Per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per quel suo corpo che avete sfruttato, per l’intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete tenuta, per quella bocca che le avete tappato, per la sua libertà che le avete negato, per le ali che le avete tarpato. Per tutto questo, in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna». È a William Shakespeare che si sono affidate quest’anno Cgil, Cisl e Uil Palermo in occasione della giornata internazionale dedicata al contrasto della violenza sulle donne. Impegnati nella lettura della poesia tre uomini dei tre sindacati confederali con il viso segnato da un rossetto rosso, simbolo delle campagne sul fenomeno.
I coordinamenti Donne di Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per venerdì una iniziativa in piazza Pretoria, a Palermo, alle 9, e nel corso della mattina incontreranno l’assessore alle Politiche sociali Rosalia Pennino alla quale consegneranno un documento unitario sul tema delle pari opportunità e del contrasto alla violenza.
«Spetta a tutti noi dire Stop ad ogni forma di violenza, sostenere le vittime ma soprattutto creare una rete di sostegno alle donne che subiscono violenze. Ed occorre farlo ogni giorno, e non solo il 25 novembre, lavorando sulla prevenzione, sull’informazione, la formazione e sull’educazione al rispetto», affermano Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, e Luisella Lionti, segretaria generale Uil Sicilia e Palermo. Nel nostro Paese, dall’inizio dell’anno, ci sono stati 76 femminicidi, sette in Sicilia.
Le donne anziane sono tra le principali vittime di violenza, di maltrattamenti fisici o psicologici di abusi fisici o anche ricatti economici spesso taciuti. Negli ultimi anni si è registrato un incremento del 150% dei casi venuti alla luce, spiega lo Spi Cgil della Sicilia, sindacato pensionati, che ha organizzato per venerdì un flash mob che si terrà nella centrale piazza Verdi di Palermo alle 10.30.

Oggi i centri antiviolenza in Sicilia sono cinque della Rete nazionale Di.Re, cui si aggiungono le 21 associazioni antiviolenza accreditate dalla Regione, sono 49 le case rifugio sulle 52 previste dalla normativa e 28 le case di accoglienza accreditate. Guardando al numero complessivo delle denunce si vede che quelle per stalking sono nell’Isola 42,84 su 100 mila abitanti ( Italia 29,04 su 100 mila abitanti) e le denunce per maltrattamenti da familiari conviventi 50,92 su 100 mila abitanti in Sicilia a fronte di un dato nazionale di 37,43.

Secondo i dati del Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri le chiamate effettuate dalle donne siciliane al 1522, il numero verde contro violenza e stalking, sono il 6% della media nazionale. Tra le chiamate complessivamente il 9% riguarda donne over 65. Le donne siciliane che hanno chiesto aiuto nel 2021 e nel primo semestre del 2022 sono state 2.157, con un aumento negli ultimi mesi delle chiamate. In Sicilia complessivamente tra il 2021 e il 2022 sono state uccise 20 donne e il 30% di queste era un’anziana over 65. L’86% dei delitti è avvenuto in ambito familiare.
«Ad oggi purtroppo - dicono Balistreri e Raia - solo il 17% delle donne che subiscono violenza chiede aiuta e denuncia il partner o familiare che sia. Questa percentuale diminuisce quando si tratta di donne anziane. Questo non può essere più taciuto».
Lo Spi Cgil sollecita il Governo regionale ad «aumentare il numero dei centri antiviolenza e delle case rifugio. Pensiamo - affermano Balistreri e Raia- che vadano creati spazi dove potere andare quando si ha bisogno di parlare con qualcuno. Riteniamo anche necessari - aggiungono-, visti i numeri del fenomeno della violenza sulle donne anziane, più progetti per contrastarla, prevedendo anche protocolli specifici».

"Più della metà delle violenze familiari - dicono Maria Concetta Balistreri, segretaria generale dello Spi Cgil Sicilia e Concetta Raia, responsabile del sindacato per le politiche di genere- riguarda donne over 65. Registriamo tuttavia ancora oggi una difficoltà alla denuncia, all’emersione - sottolineano- dovuta probabilmente dalla percezione di vivere un presente non destrutturabile e un futuro di libertà impossibile.” La violenza che subisce una donna anziana viene spesso da lontano, dai primi anni del matrimonio. “Sono donne - dice un documento dello Spi- che hanno portato avanti la loro relazione in un periodo in cui la violenza tendeva a essere giustificata. Oggi esse sono più consapevoli e hanno meno paura di denunciare grazie alla presenza dei centri antiviolenza nel territorio. Queste strutture vanno ulteriormente potenziate e le donne incentivate a fare venire allo scoperto eventuali situazioni di violenza in famiglia.

«In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre venerdì - ha dichiarato l’assessore Pennino - il Comune di Palermo condivide una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione in merito ai temi della discriminazione di genere e del femminicidio.
Un fitto programma di eventi che vede Palermo partecipe, attiva e vicina alle donne nella loro battaglia quotidiana a supporto della emancipazione, della diversità, della parità contro ogni forma di violenza, fisica o psicologica. Mi rivolgo oggi a tutte le donne vittime di violenza - ha concluso l’assessore - troppo spesso sentiamo parlare di femminicidio come atto di follia, frutto della gelosia, del dolore per la fine di un rapporto, del troppo amore, quasi a voler giustificare un gesto inaudito e ingiustificabile: la violenza non è amore, occorre trovare sempre il coraggio di denunciare e le Istituzioni, non solo devono sostenere chi lo fa, ma hanno il dovere di costruire reti e servizi per aiutare chi non riesce immediatamente a farlo».

Le iniziative hanno avuto il via già lo scorso 18 novembre con il convegno «Non permettere a nessuno di spegnere i tuoi sogni», organizzato ai Cantieri Culturali alla Zisa dall’Associazione culturale della Polizia Municipale di Palermo. L’evento ha fatto da apripista a tutte le altre attività che continueranno fino al 5 dicembre, quando si concluderanno con alcuni incontri seminariali rivolti alle studentesse e agli studenti dell’Università di Palermo, al plesso 16 di viale delle Scienze.
A Palermo nella sede dell’Assessorato alle Attività Sociali di Palazzo Natale, in via Garibaldi 26, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative, promosse dalle associazioni della Rete antiviolenza e patrocinate dal Comune di Palermo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre prossimo. All’incontro con la stampa erano presenti l’assessore alle Attività sociali, con delega alle Pari opportunità, Rosi Pennino, l’assessore Maurizio Carta, le consigliere di tutti gli schieramenti politici presenti in Consiglio comunale e nelle Circoscrizioni, e le rappresentanti della Rete antiviolenza composta dai diversi attori istituzionali e del privato sociale, attivi sul tema. Il vice sindaco Carolina Varchi e gli assessori Figuccia e Tirrito hanno aderito al progetto.

Anche l'Amministrazione comunale di Belmonte Mezzagno per la mattinata del 25 novembre organizzerà una serie di iniziative di sensibilizzazione e dibattiti. Alle ore 9,00 presso l’Istituto Comprensivo Statale “E. Ventimiglia” dopo i saluti istituzionali e l’introduzione al tema, seguirà la proiezione di tre brevi spot educativi: “Dalle uno schiaffo – le reazioni dei bambini”; “Gli effetti del sessismo sui bambini”; Maryna stop al femminicidio”, a seguito dei quali vi saranno interventi con il coinvolgimento degli studenti. Alle ore 10 sarà firmato un protocollo per aderire come portatore d’interesse alla rete “AMORU’” al fine di garantire il raggiungimento di obiettivi a)favorire l’emersione del fenomeno e la tutela delle vittime di violenza, anche potenziali, b) favorire processi di autonomia e autodeterminazione delle vittime di violenza, c) mettere in rete i servizi pubblici e del privato sociale che si occupano di protezione e assistenza a favore di tutte le vittime di violenza, d)favorire lo sviluppo delle competenze affettive già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza. Alle ore 10,30 in Piazza della Libertà, di fronte al Municipio, sarà inaugurata la “Panchina Rossa di Belmonte Mezzagno”, colore del sangue , come simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.

 

 

 

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