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Estradato in Italia latitante eritreo ricercato per tratta di esseri umani, l'indagine partita da Palermo

Un barcone carico di migranti, foto d'archivio

Termina con l’estradizione verso l’Italia la latitanza di Ghebremedin Temeschen Ghebru, 35enne eritreo, ricercato da oltre un anno in campo internazionale per associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’uomo, informa la Polizia, «tra i capi e promotori di una associazione a carattere transnazionale operante tra il Centro Africa (Eritrea, Etiopia, Sudan), i Paesi del Maghreb (soprattutto la Libia), l’Italia e il Nord Europa (Inghilterra, Danimarca, Olanda, Belgio e Germania), finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla commissione di altri gravi reati, organizzava la rotta terreste dei migranti dai Paesi del Centro Africa verso la Libia, per poi proseguire il viaggio verso le coste del Mediterraneo con meta finale il Nord Europa».

Il 35enne è stato arrestato all’aeroporto internazionale di Addis Abeba mentre cercava di imbarcarsi su un volo diretto in Australia con destinazione Adelaide. L’uomo viaggiava con passaporto australiano e in quel Paese vi sono altre articolazioni criminali dell’organizzazione. Dal momento dell’arresto una rapida definizione della vicenda ne ha determinato l’odierna estradizione verso l’Italia.

L’indagine nei suoi confronti è stata coordinata dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti procuratore Calogero Ferrara e Giorgia Righi della Procura di Palermo e condotta dalla Squadre Mobili di Palermo, Agrigento e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

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